È già successo, succede in questi giorni e succederà ancora che un assessore in carica da 8 anni e che gode di una luce molto più forte di chi non siede nel Municipio che vuole conquistare si candidi a sindaco. Ma il caso dell'assessora ai Giovani - e molto altro - Alessandra Clemente fa discutere anche i suoi colleghi. Una settimana fa il sindaco Luigi de Magistris ha rivelato che le sue «dimissioni saranno all'ordine del giorno all'atto della presentazione ufficiale della sua candidatura a Presidente della Regione Calabria». L'ex pm si candida in Calabria a circa 500 chilometri da Napoli dove opera, difficile contestargli un conflitto di interessi. In quella sede de Magistris disse pure che la Clemente gli avrebbe confidato «che le dimissioni dell'assessore sarebbero arrivate prima delle sue». Una rivelazione che la dice lunga su come lo stesso sindaco viva con un certo imbarazzo il doppio ruolo della Clemente in Piazza Municipio. Intendiamoci, il sindaco come candidata l'appoggia senza se e senza ma però per dirlo de Magistris che sulle dimissioni serve una riflessione il tema c'è ed è sentito. E ieri dopo l'inaugurazione del cantiere per riaprire la Galleria Vittoria chiusa da dieci mesi - opera in carico alla Clemente - è trapelata la volontà dell'assessore di lasciare Palazzo San Giacomo. Di essere ormai pronta a trasferirsi armi e bagagli nel suo lussuoso comitato elettorale che affaccia sul «lungomare liberato dalle auto». E in effetti le cose stanno così. La Clemente (che per storia personale, la mamma Silvia Ruotolo fu vittima innocente della camorra e in città è molto nota e ben voluta) chi scrive ha provato a rintracciarla telefonicamente, a chiederle via WhatsApp informazioni sulle sue dimissioni che a Palazzo San Giacomo aspettano in tanti per togliersi di dosso la pressione di chi non sa bene se sta lavorando per l'assessore o per il candidato a sindaco, non ha risposto alla domanda. Le sue dimissioni sono all'ordine del giorno nel senso che dopo l'avvio del cantiere alla Galleria - uno dei più grandi flop della storia di Palazzo San Giacomo con la città letteralmente divisa in due - la Clemente ci sta pensando, come a significare che dopo avere risolto - si fa per dire - il problema della Galleria ed «essersi messa a disposizione della città» poteva anche lasciare.
Nella chat l'assessore ha inviato non una risposta sulle dimissioni ma un'agenzia con l'endorsement di due parlamentari ex grillini, Doriana Sarli vomerese come lei e Paola Nugnes. «Abbiamo incontrato Alessandra Clemente, una candidata donna, giovane, con grande competenza ed esperienza che possiede le sensibilità sociali e l'esperienza amministrativa necessaria per affrontare i problemi atavici della città di Napoli.