Comunali a Napoli, asse tra Maresca e Forza Italia: agli azzurri quattro candidati presidenti di Municipalità

Comunali a Napoli, asse tra Maresca e Forza Italia: agli azzurri quattro candidati presidenti di Municipalità
di Valerio Esca
Martedì 24 Agosto 2021, 09:00
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Catello Maresca rinsalda l'asse con Forza Italia e tenta di smarcarsi dalla Lega. In sintesi si potrebbe riassumere così la nota politica di giornata di ieri, che ha visto il candidato sindaco, chiamare a sé, singolarmente, i partiti di centrodestra, dopo l'annullamento del tavolo interpartitico che si sarebbe dovuto tenere alle 16. 

Nel suo comitato elettorale si sono affacciati prima i forzisti: il coordinatore cittadino Fulvio Martusciello, il vicecoordinatore regionale Franco Silvestro e la consigliera regionale Annarita Patriarca; poi gli uomini della Meloni: il coordinatore cittadino Andrea Santoro, il deputato Andrea Delmastro, i consiglieri regionali Marco Nonno e Michele Schiano e infine il coordinatore cittadino della Lega Severino Nappi. Una scelta che fa riflettere. Perché Maresca ha voluto dei faccia a faccia top secret con i partiti? La realtà è che al netto delle dichiarazioni ufficiali, dove traspare serenità e collaborazione, ci sia un equilibrio molto precario tra le compagini politiche e le liste civiche, delle quali lo stesso magistrato si è fatto garante. Al centro degli incontri le presidenze di Municipalità, dove si rinnova il duello tra le parti. Le liste di Maresca spingono per ottenere cinque presidenze su dieci; i partiti vogliono vedersi riconosciuta la regia politica sulle Municipalità e vogliono andare all'incasso di dieci presidenze su dieci. Alla fine Fi potrebbe riuscire a spuntare 4 presidenze, 3 Fdi e 1 la Lega. Il partito della Meloni ha chiesto a Maresca di riconoscere un peso di quello che oggi è il primo partito in Italia e che alle regionali ha ottenuto il risultato migliore nel centrodestra. Hanno chiesto al magistrato le presidenze di seconda, ottava, nona e decima Municipalità. Quest'ultima nelle mire anche di Fi (nel caso di specie potrebbero accontentarsi della quinta, o anche soltanto di 3 parlamentini), mentre sulla nona si potrebbe arrivare allo scontro con le civiche Essere Napoli e Napoli capitale, che puntano a candidare Maurizio Lezzi sul territorio di Pianura e Soccavo. 

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Un risiko dal quale Maresca dovrà essere bravo ad uscire. Se il magistrato anticamorra decidesse di cedere all'all-in dei partiti andrebbe in rotta di collisione con le sue civiche. Annigliato, leader di Essere Napoli, è pronto a strappare con Maresca e a correre da solo nelle Municipalità nel caso in cui non si trovasse un accordo. Ma lo stesso vale per i partiti. FdI non accetterebbe di buon grado un trattamento diverso dagli altri alleati di coalizione. La Lega in questa partita potrebbe rimanere schiacciata dalle decisioni di Maresca. Pare che alla fine, a Prima Napoli finirà soltanto la presidenza della quarta Municipalità (San Lorenzo-Vicaria-Poggioreale-Zona Industriale). In questo scenario liquido, Maresca potrebbe già pensare al dopo elezioni, in vista della federazione di Fi e Lega. Con il partito unico per il magistrato potrebbe aprirsi uno spazio importante a Napoli e in Campania. Sarebbe sicuramente più semplice entrare dalla porta degli azzurri, che non da quella di Salvini. Basti pensare anche all'ottimo rapporto con il ministro per il Sud, Mara Carfagna, che vedrà un suo fedelissimo, Armando Coppola, candidato con la lista civica Catello Maresca.

Dall'altro lato c'è la Lega, partito molto strutturato, ma che al Sud continua a non sfondare. Inoltre, il Carroccio all'ombra del Vesuvio, ha al proprio interno diversi profili che puntano ad ottenere ruoli centrali di coordinamento nella federazione e questo potrebbero ostacolare un futuro percorso di Maresca all'interno del partito unico in quota Lega.

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