«No agli impresentabili». Il diktat arriva dal candidato a sindaco di Napoli Catello Maresca, pm anticamorra, che punta sullo screening delle liste, con l'intenzione di passarle al setaccio tutte: spulciando candidato dopo candidato. Maresca si è affidato, per il coordinamento delle liste all'ex demA, Alessandro Nardi, stratega politico di lungo corso, che ieri ha preso parte ad una riunione con il pm, alla quale hanno partecipato, un altro ex demA, Riccardo Guardino, che sarà presente alla competizione elettorale con la sua civica Rinascimento partenopeo e Francesco Chirico, che insieme a Giuliano Annigliato, rappresenta l'anima di Essere Napoli. Quella di ieri è stata di fatto la prima cabina di regia sulle liste e dal tavolo è emerso un concetto che Maresca sta ribadendo da tempo: «Il progetto deve avere un'impronta di civismo puro». Un altro «niet» ai simboli dei partiti.
«Talvolta non è sufficiente il certificato penale e neanche quello dei carichi pendenti per rendersi conto poi di chi c'è dietro un curriculum.
Sul tema liste è intervenuto ieri anche il coordinatore cittadino di Forza Italia, Fulvio Martusciello: «Il tema delle liste pulite deve riguardare non solo i candidati ma anche chi le organizza. Il centrodestra e Forza Italia raccoglie la sfida di Manfredi. La nostra lista esporrà il meglio della società civile» sbattendo la porta in faccia ai trasformisti. Maresca poi, prova a smarcarsi da etichettature di area: «A me piacciono poco le classificazioni alle amministrative. Ci sono dei temi che sono universali, la vicinanza alla gente, ai cittadini, non sono prerogative di destra o di sinistra, noi le portiamo avanti come prerogative per la città, poi se qualcuno ci vorrà classificare ci classificherà».
Il pm intanto ieri ha esposto due punti del suo programma: salute e ambiente. Poi entra nel dettaglio: «Nei giorni scorsi è stato reso noto uno studio sui livelli di inquinamento di acqua, aria e terra in un pezzo importante della Campania e su come gli agenti inquinanti impattano sulla salute dei cittadini. Occorre obbligare lo Stato a fare le bonifiche. Bisogna smettere di fare passerelle politiche ed elettorali o peggio inutili Consigli dei ministri ma cambiare per davvero le cose». Poi annuncia un'iniziativa: «Mi piacerebbe organizzare spero a breve, anche con l'aiuto del professor Antonio Giordano, oncologo di fama internazionale a Philadelphia, ma innamorato della sua città, un incontro dove scienziati e rappresentanti delle istituzioni possano trovare le ragioni di condivisione e di equilibrio per uscire dalla grave emergenza in cui ci troviamo».