Comunali a Napoli, Maresca alza il pressing: abusi di necessità, stop ruspe per sei mesi

Comunali a Napoli, Maresca alza il pressing: abusi di necessità, stop ruspe per sei mesi
di Valerio Esca
Venerdì 11 Giugno 2021, 10:30
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«Sospendere per sei mesi gli abbattimenti di immobili frutto di abusi di necessità». Questo l'appello a Governo e Parlamento lanciato dal candidato sindaco di Napoli, Catello Maresca, durante il convegno Mai più Terra dei fuochi, che si è tenuto ieri nel palazzo vescovile di Aversa, dove il pm ha affrontato il tema spinoso degli abusi edilizi. Un nervo scoperto in una città, Napoli, che è la capitale italiana per immobili soggetti a ordinanza di abbattimento: 16.837 le ordinanze emesse e solo 710 abbattimenti eseguiti (il 4,2%), secondo gli ultimi dati di Legambiente. 

Mettendo in fila i numeri si può capire la gravità del problema.

In Campania la sanatoria degli anni Ottanta (legge 47 del 1985) è stata la più corposa, con 168mila pratiche presentate, di cui 60mila in aree vincolate (quelle espletate sono state 71mila). Dopo 9 anni (legge 724 del 1994) sono state 80mila le istanze e solo 30mila quelle esaminate. Non da meno le pratiche pervenute nel 2003 (legge 326), che sono ben 30mila, di cui 13mila in zone vincolate. Se Atene piange, Sparta non ride. La provincia maggiormente interessata è quella di Napoli. Qui sono 46mila le pratiche arretrate, tra cui 26mila richieste di condono nelle «zone vincolate». A Napoli città le istanze presentate nell'85 sono state 52.328, nel 1994 ben 24.722 e nel 2003 sono state 8.878, per un totale di 85.928. Rilasciate dalla Napoli servizi (per conto del Comune di Napoli) 44mila disposizioni per singoli abusi. Le pratiche definite dalla partecipata sono state 25.012 per quanto riguarda le istanze dell'85, 10.593 per il 94, e 3.960 per il 2003: per un totale di 39.565. In pratica ci sono cittadini (per 46mila pratiche) in attesa di una risposta da trent'anni. «Anche l'abusivismo è una forma di violenza del territorio che deve essere fermata - ha detto Maresca -. Oggi però occorre equilibrio negli abbattimenti. Così come si procede si è davanti ad una legalità formale ineccepibile, ma la normativa è percepita come iniqua. In questo momento, in piena pandemia sociale e sanitaria - sottolinea -, lo Stato non può essere aggressivo. Io credo che occorra stare attenti. Dietro piccoli abusi ci sono persone, famiglie, bambini. Il mio appello al Governo e al Parlamento è quello di sospendere per sei mesi gli abbattimenti di immobili frutto di abusi di necessità. Ovviamente mi riferisco non a qualunque immobile, ma a quelli realizzati in aree dove non ci sono vincoli idrogeologici o legati a rischio sismico. Così - conclude Maresca - si tolgono dall'imbarazzo quei magistrati che devono applicare la legge che talvolta è iniqua». Poi il candidato sindaco ha lanciato ieri un'altra proposta per Scampia, sulla scia di quella «del presidente dell'Abi Antonio Patuelli e del direttore generale Giovanni Sabatini», ovvero: «chiedere al Governo italiano di assumere una iniziativa forte presso l'Unione europea affinché l'Autorità europea antiriciclaggio abbia sede in Italia, in particolare a Scampia, che potrebbe essere il luogo ideale come sede di un così importante organismo. Un modo - ha concluso Maresca - per ripartire da Scampia come luogo di legalità e non di malaffare».

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Sul versante politico invece, Maresca, dopo aver mostrato «stima personale e istituzionale» nei confronti del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, incassa un messaggio altrettanto edulcorato dal governatore: «Sono convinto - ha fatto sapere De Luca - che se per lui le cose andranno bene, la Regione collaborerà e si farà insieme un lavoro su Napoli: lo confermo». Un affondo per entrambi arriva invece dal sindaco de Magistris: «Maresca e De Luca si assomigliano - ha detto a radio Crc -, sul cipiglio autoritario con tendenze antidemocratiche, Maresca pone come priorità non la lotta ai rapporti tra camorra e politica ma la lotta ai centri sociali. Sono visioni della vita diverse - ha aggiunto - credo che alla lunga con la candidatura di Maresca si vedrà la povertà delle idee che camminano su una proposta che ancora non si comprende». Intanto la lista civica Essere Napoli, che supporta Maresca, strizza l'occhio al bassoliniano Ennio Cascetta, dicendosi «lieti di voler accogliere l'idea di un progetto di valorizzazione del patrimonio artistico culturale presente nelle stazioni del metrò», facendosi promotori di un incontro nei prossimi giorni, «per confermare - dicono - la nostra disponibilità». 

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