Comunali a Napoli, è scontro on line nel Movimento 5 Stelle sul sostegno a Manfredi

Comunali a Napoli, è scontro on line nel Movimento 5 Stelle sul sostegno a Manfredi
di Dario De Martino
Mercoledì 14 Luglio 2021, 13:03
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C'è il Movimento 5 Stelle che sostiene Gaetano Manfredi. Poi un gruppo di ribelli molto agguerrito che dice no alle alleanze. Una manfrina interna che non ferma i 5S che oggi lanciano il portale per raccogliere candidature e idee sul progetto Napoli. Con i ribelli che rintuzzano e chiedono a Beppe Grillo di concedere il simbolo. È l'ingarbugliata situazione che vivono i grillini napoletani. Manfredi però è tranquillo nelle ultime 24 ore ha sentito l'ex premier Conte, il presidente della Camera Roberto Fico e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, i tre leader dei pentastellati che lo hanno rassicurato sul sostegno del Movimento in maniera compatta. 

A guidare i ribelli sono il consigliere comunale Matteo Brambilla e Maria Muscarà consigliera regionale che cercano di fare proseliti sul sito movimento.napoli.it.

Un derby dei portali e c'è attesa oggi pe ril battesimo di napoli5stelle.it. «In prima fila ci sono sempre i nostri attivisti storici che vogliono continuare a seguire il Movimento. Ma siamo pronti ad accogliere le migliori energie della città», spiega Alessandro Amitrano deputato e coordinatore della cabina di regia della campagna elettorale dei grillini. «Le liste saranno sottoposte ad un vaglio interno prima ancora di essere esaminate dalla commissione ad hoc che Gaetano Manfredi sta per realizzare» racconta il parlamentare. «L'altra sezione del portale, invece, sarà composta dalla creazione di dodici tavoli di lavoro che si occuperanno della creazione del programma», aggiunge Amitrano. Una volta completate le iscrizioni alle piattaforme, sarà stilato un calendario di riunioni attraverso cui sarà poi costruito il programma. Nel frattempo i ribelli sono in pressing su Beppe Grillo. «Ci sarò fino al 2050. Coraggio», il messaggio che il fondatore del Movimento avrebbe inviato ai dissidenti. 

 

Il 25 giugno i ribelli avevano mandato una lunga missiva al comico genovese. La lettera chiedeva in maniera molto chiara la possibilità di candidarsi con il simbolo del Movimento e di annullare, in buona sostanza, l'accordo con Manfredi sottoscritto da Conte. Ma l'intesa trovata domenica tra Grillo e l'ex premier sembra scongiurare il rischio scissione, Napoli è l'unica città dove l'alleanza tra centrosinistra e M5S è andata in porto e sembra a questo punto improbabile sacrificare il futuro stesso del Movimento nell'unica città dove ci sono concrete possibilità di governare e raccogliere consensi. Le interlocuzioni tra il comico genovese e il gruppo guidato da Brambilla e Muscarà sono tuttavia in corso dove approderanno lo si saprà entro fine mese quando finalmente si dovranno chiudere le liste. I no allenze sono pronti a lanciare un ultimatum al fondatore. Se Grillo dovesse dire un secco «no» alla richiesta del simbolo, i dissidenti sarebbero pronti a lanciarsi nella sfida elettorale con una propria lista. Sarebbero già disponibili i candidati su almeno tre o quattro Municipalità così come per la lista da presentare al Comune. Anche un'ipotesi sul nome è stata fatta nelle scorse settimane: La Napoli che vogliamo, come il nome del programma già costruito dal Movimento che però è rimasto nelle mani dei dissidenti. Intanto ieri la capogruppo del M5S in consiglio regionale Valeria Ciarambino ha provato a blindare il sostegno a Manfredi: «Il Movimento ha assunto una posizione ufficiale a tutti i livelli, votata dalla nostra base. Ognuno può avere una opinione personale anche diversa. Ma i nostri attivisti sostengono Manfredi». La vicepresidente del consiglio regionale è anche intervenuta sugli attacchi che lunedì Matteo Renzi ha riservato ai grillini e al reddito di cittadinanza: «Sul piano nazionale la posizione di Renzi è molto più vicina a quella di Salvini e completamente antitetica a quella del Movimento. Ma alle amministrative, intorno al nome di Gaetano Manfredi che è il garante di una coalizione ampia, siamo riusciti a mettere da parte le differenze».

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