C'è il Movimento 5 Stelle che sostiene Gaetano Manfredi. Poi un gruppo di ribelli molto agguerrito che dice no alle alleanze. Una manfrina interna che non ferma i 5S che oggi lanciano il portale per raccogliere candidature e idee sul progetto Napoli. Con i ribelli che rintuzzano e chiedono a Beppe Grillo di concedere il simbolo. È l'ingarbugliata situazione che vivono i grillini napoletani. Manfredi però è tranquillo nelle ultime 24 ore ha sentito l'ex premier Conte, il presidente della Camera Roberto Fico e il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, i tre leader dei pentastellati che lo hanno rassicurato sul sostegno del Movimento in maniera compatta.
A guidare i ribelli sono il consigliere comunale Matteo Brambilla e Maria Muscarà consigliera regionale che cercano di fare proseliti sul sito movimento.napoli.it.
Il 25 giugno i ribelli avevano mandato una lunga missiva al comico genovese. La lettera chiedeva in maniera molto chiara la possibilità di candidarsi con il simbolo del Movimento e di annullare, in buona sostanza, l'accordo con Manfredi sottoscritto da Conte. Ma l'intesa trovata domenica tra Grillo e l'ex premier sembra scongiurare il rischio scissione, Napoli è l'unica città dove l'alleanza tra centrosinistra e M5S è andata in porto e sembra a questo punto improbabile sacrificare il futuro stesso del Movimento nell'unica città dove ci sono concrete possibilità di governare e raccogliere consensi. Le interlocuzioni tra il comico genovese e il gruppo guidato da Brambilla e Muscarà sono tuttavia in corso dove approderanno lo si saprà entro fine mese quando finalmente si dovranno chiudere le liste. I no allenze sono pronti a lanciare un ultimatum al fondatore. Se Grillo dovesse dire un secco «no» alla richiesta del simbolo, i dissidenti sarebbero pronti a lanciarsi nella sfida elettorale con una propria lista. Sarebbero già disponibili i candidati su almeno tre o quattro Municipalità così come per la lista da presentare al Comune. Anche un'ipotesi sul nome è stata fatta nelle scorse settimane: La Napoli che vogliamo, come il nome del programma già costruito dal Movimento che però è rimasto nelle mani dei dissidenti. Intanto ieri la capogruppo del M5S in consiglio regionale Valeria Ciarambino ha provato a blindare il sostegno a Manfredi: «Il Movimento ha assunto una posizione ufficiale a tutti i livelli, votata dalla nostra base. Ognuno può avere una opinione personale anche diversa. Ma i nostri attivisti sostengono Manfredi». La vicepresidente del consiglio regionale è anche intervenuta sugli attacchi che lunedì Matteo Renzi ha riservato ai grillini e al reddito di cittadinanza: «Sul piano nazionale la posizione di Renzi è molto più vicina a quella di Salvini e completamente antitetica a quella del Movimento. Ma alle amministrative, intorno al nome di Gaetano Manfredi che è il garante di una coalizione ampia, siamo riusciti a mettere da parte le differenze».