Quindici minuti di discorso agli alleati, molto asciutto, snello profondo. I toni soft tipici dell'accademico navigato, ma le parole precise come la matita di un disegnatore che crea abiti di alta moda, vale a dire nette, precise in una parola identitarie, sono una griffe. Non c'è bisogno per Gaetano Manfredi - candidato del centrosinistra napoletano con dentro i grillini questa la novità politica anche a livello nazionale - di spiegare che Napoli ha bisogno di tante cose per rinascere, è un dato scontato e rientrerà tutto nel programma coordinato dal professo Sergio Locaratolo. Il tema è tutto politico e riguarda come trasformare una coalizione extralarge con 23 sigle - manca Europa Verde che per ora ha deciso di sfilarsi - in una alleanza che ragioni con una solo obiettivo: migliorare la qualità della vita dei napoletani: «Non saremo mai un cartello elettorale, non faremo liste per eleggere una persona, ma per rappresentare un'area politica». Lo scenario è quello della Stazione Marittima dove Manfredi ha parlato alla coalizione al gran completo. L'ex rettore è arrivato assieme alla delegazione del Pd guidata dal segretario Marco Sarracino, da Articolo 1 con Francesco Dinacci e Leu e a quella del M5S molto folta capitanata dalla consigliera regionale Valeria Ciarambino e dai parlamentari Vincenzo Presutto e Alessandro Amitrano. Le tre gambe che stanno al Governo nazionale. Un asse forte quello tra Pd, M5S e Leu che ieri si è toccato con mano anche alla Stazione Marittima.
«La sfida - dice Manfredi - è accogliere nelle nostre liste le forze migliori della città.
Sarracino inquadra così la giornata: «Siamo molto soddisfatti delle parole di Gaetano Manfredi. Occorre scrivere una nuova storia per Napoli, con coraggio e competenza». Fulvio Bonavitacola il braccio destro del governatore De Luca: «Le parole di Manfredi confermano che era lui la persona in grado di guidare una coalizione civica e politica. Siamo dinanzi ad un'occasione storica. Vi sarà finalmente una collaborazione strutturale tra Comune e Regione. La sua Napoli sarà capitale del Mezzogiorno». Per la Ciarambino «Gaetano ha fatto una grossa operazione verità». Michele Tarantino del Psi è chiaro: «È venuto fuori lo spessore di Manfredi». Graziella Pagano di Iv scioglie i dubbi dei renziani: «Il discorso di Manfredi soddisfa in pieno le richieste fatte da Iv che lo giudica, per questo motivo, assolutamente in linea con le nostre aspettative. La pari dignità delle forze che lo sostengono». Giuseppe Irace e Nicola Campanile di «Per» che rappresentano un grosso pezzo del mondo Cattolico: «Da Manfredi l'approccio giusto massima concentrazione su Napoli e no a giochini politici».