Comunali a Napoli, Manfredi ritrova i Verdi: «Ora alleanza più forte»

Comunali a Napoli, Manfredi ritrova i Verdi: «Ora alleanza più forte»
di Luigi Roano
Martedì 29 Giugno 2021, 08:30 - Ultimo agg. 30 Giugno, 08:40
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Serrare le fila della coalizione per tirare dentro gli ambientalisti di Europa Verde di Francesco Emilio Borrelli e chiudere le liste a strettissimo giro per partire a razzo con la campagna elettorale. Sono i due obiettivi del candidato del centrosinistra e del M5S Gaetano Manfredi, del Pd e soprattutto del governatore Vincenzo De Luca. È sceso in campo personalmente il presidente della Regione che ha avuto un lungo faccia a faccia con Borrelli - anche sulla Terra dei Fuochi - per ricomporre in tutto e per tutto la coalizione che lo ha portato alla vittoria delle regionali. Difficile dire come finirà, però le parti hanno ripreso a parlarsi e il rapporto di Borrelli con De Luca è ottimo. E i Verdi sono storicamente ancorati sul fronte progressista.

Tutto il centrosinistra - anche Mario Casillo, il capogruppo del Pd - sta lavorando per l'unità della coalizione e oggi dovrebbe incontrare Manfredi, dialogo fitto tra i due che dura da settimane per l'accorpamento delle liste.

Ricucire lo strappo con Borrelli è la prima questione all'ordine del giorno. Borrelli si è sfilato perché non ha condiviso la modalità con la quale è stato scelto Manfredi come candidato. Lo stesso Manfredi lo sa bene: «La sicurezza e la vivibilità della città - racconta il professore - sono due dei temi più sentiti dai napoletani e sono quelli che Europa Verde porta avanti con grande impegno. Sono fiducioso per questo che possano entrare in coalizione e portare così un contributo molto importante». Manfredi, nella sostanza, anticipa il possibile superamento delle «incomprensioni» con la Federazione dei Verdi. E questo anticipare - trapela dal quartier generale dei Verdi - non è piaciuto a Borrelli che sabato ha un congresso da gestire e solo da quelle sede può uscire l'indirizzo politico del partito. Nella sostanza non ha aiutato Borrelli l'endorsement di Manfredi. L'esponente dei Verdi fa trapelare che con Manfredi non si è nemmeno mai incontrato.

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Nervi tesi come succede in tutte le vigilie congressuali. Tant'è Manfredi fa un appello all'unità anche il M5S, l'ex premier Giuseppe Conte non è affatto certo di essere lui il capo dei pentastellati, la tensione con Beppe Grillo in queste ore è ai massimi livelli e un contro è avere il M5S in coalizione altra cosa è non averlo: «Il M5S ha sostenuto - dice Manfredi - la mia candidatura dall'inizio, al di là delle dinamiche interne, che lascio all'autonomia del Movimento, la sua presenza in coalizione è importante per le istanze che ha sempre portato avanti, in particolare sui temi della marginalità sociale e della transizione ecologica, che sono decisivi per la città». La sostanza è che lo slittamento della chiusura delle liste che doveva esserci lo scorso fine settimana è dovuta a questo momento difficilissimo che stanno vivendo i pentastellati. Manfredi - tuttavia - è ottimista e in caso di elezione, anticipa che «nei primi 100 giorni bisognerà lavorare sulla vivibilità quotidiana, con interventi puntuali sui disservizi segnalati dai cittadini. Allo stesso tempo, occorreranno interventi straordinari per mettere l'amministrazione nelle condizioni di poter sfruttare al meglio le opportunità del Recovery». Il debito del Comune che sfiora i 3 miliardi è una palla al piede con la quale sarà impossibile governatore. Di qui nasce il «Patto per Napoli» e anche la volontà di non dichiarare il dissesto: «Questo strumento comporterebbe due conseguenze - chiarisce - una forte penalizzazione per i creditori, che sono per la maggior parte napoletani che già escono dalla pandemia. Una mazzata per loro. E poi si paralizzerebbe l'amministrazione in termini di assunzioni e di gestione della spesa corrente». Invece il Patto per Napoli «non prevede alcun commissariamento della città. Il commissario si occuperà del debito pregresso, consentendo all'amministrazione di dedicarsi agli interventi di gestione e allo sviluppo, sfruttando le risorse della programmazione europea e del Recovery». 

Sul fronte delle liste la richiesta di Manfredi di accorpamento per aree politiche e per non avere liste ad personam pare stia avendo esiti positivo sui mastelliani. Le truppe del sindaco di Benevento stanno valutando l'opportunità di fare una lista unica con il civico Riccardo Monti

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