Comunali a Napoli, il sondaggio dell'agenzia Dire: Manfredi stacca Maresca ma molto dipende dai partiti

Comunali a Napoli, il sondaggio dell'agenzia Dire: Manfredi stacca Maresca ma molto dipende dai partiti
di Dario De Martino
Domenica 27 Giugno 2021, 10:00 - Ultimo agg. 19:00
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Si alza la pressione su Maresca. Un altro sondaggio, dopo quello del Mattino, dice che il pm è nettamente indietro rispetto a Manfredi. E non solo. Senza il sostegno dei partiti, Maresca rischia di non arrivare nemmeno al ballottaggio. Gli ultimi dati che fanno sorridere il rettore e riflettere il pm arrivano da Monitor Italia, realizzato da Tecnè per l'agenzia Dire. I numeri attestano Manfredi tra il 40% e il 42% e Maresca, nel migliore dei casi, al 30%. Nella rilevazione vengono analizzati cinque scenari diversi in base alle scelte che farà il centrodestra. Ebbene l'ex ministro avrebbe l'11% di vantaggio anche se Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia appoggiassero con il loro simbolo Maresca. Anche i simboli possono fare la differenza. Un altro scenario calcola i risultati con il centrodestra compatto su Maresca, ma senza i simboli di Lega e Forza Italia. L'assenza dei due loghi toglierebbe un punto percentuale al pm (dal 30,6% al 29,7%) e ne darebbe uno all'ex ministro (dal 41,6% al 42,5%). 

Se invece i tre partiti di centrodestra si spostassero tutti su Sergio Rastrelli, Maresca finirebbe addirittura all'8%, nettamente dietro anche ad Antonio Bassolino e al ballottaggio ci andrebbe proprio Rastrelli con un 25% di consensi.

L'ultima possibilità vede il centrodestra diviso tra Maresca e Rastrelli: Lega e Fi con il primo, Fdi con il secondo. In questo caso il pm sarebbe in vantaggio sull'avvocato ma molto più distaccato da Manfredi. Rastrelli, infatti, arriverebbe al 13,1%, raggiungendo anche il 14% se Giorgia Meloni si presentasse come capolista. Il pm, invece, appoggiato da Fi e Lega ma senza simboli, raggiungerebbe solo il 16,2%, tallonato anche da Antonio Bassolino che si attesta intorno al 14%. Insomma la rilevazione, realizzata il 23 giugno su un campione di mille persone, oltre a mettere pressione a Maresca dà forza ai partiti di centrodestra . Dati che Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi potrebbero utilizzare per spingere il candidato civico ad accettare le loro condizioni sui simboli. Anche perchè, stando al sondaggio, le scelte del centrodestra cambierebbero anche l'esito elettorale di Manfredi. L'ex rettore potrebbe arrivare fino al 42,6% se il centrodestra si presentasse diviso oppure senza simboli. Scenderebbe invece di un punto percentuale se Fi, Fdi e Lega sostenessero Maresca con i loghi. Fino al 40% se il centrodestra andasse, invece, in modo compatto Rastrelli.

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Interessanti i dati sui risultati delle liste. Nel centrosinistra il Pd risulta avanti al Movimento 5 Stelle di circa 2 punti (tra il 17 e il 18% i Dem, fermi tra il 15 e il 16% i grillini). Al 9,6% le altre liste che sostengono Manfredi. Ma c'è anche un dato curioso: se il centrodestra fosse diviso, sia Pd che M5S guadagnerebbero quasi un punto percentuale. Nel centrodestra, invece, il traino principale è quello di Fratelli d'Italia che si attesta intorno al 12% e potrebbe arrivare al 13% con Giorgia Meloni capolista. Per quanto riguarda Forza Italia molta differenza la farebbe il simbolo. Con il logo arriverebbe al 7,7%, senza potrebbe scivolare fino al 4,8%. Discorso simile per la Lega che si attesta tra il 6,7% con il logo e il 5,1% senza. Quanto agli altri candidati Bassolino si muove poco dal suo 14%. La forchetta di Alessandra Clemente va dall'8% all'8,4%. Monitor Napoli, infine, dà attorno al 5,5% la voce altri candidati. Al momento in campo ci sono Sergio D'Angelo e l'editore Gino Giammarino. Altissima, come sempre, le percentuale alla voce astenuti o incerti che raggiunge il 46%. 

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