Le finanze predissestate del Comune tengono in ansia anche in questo ultimo miglio di consiliatura il sindaco Luigi de Magistris e la sua squadra. C'è da approvare il bilancio consuntivo e soprattutto pagare il disavanzo del 2020 aggiornato alla luce della sentenza della Corte Costituzionale che ha cancellato lo spalma-debiti. E i soldi arrivati dal Governo nelle ultime ore non bastano al sindaco e all'assessora Rosaria Galiero per chiudere i conti. Su questi finanziamenti inoltre si è scatenato una polemica infinita. Ma procediamo con ordine.
Oggi in giunta de Magistris e la Galiero porteranno il consuntivo del 2020 che non arriverà mai in Consiglio comunale perché non ci sono i numeri politici per farlo approvare. Anzi quello svoltosi ieri - dove sono passati una serie di debiti fuori bilancio - si è tenuto in «seconda convocazione» cioè con la formula che bastano solo 14 consiglieri incluso il sindaco per mantenere il numero legale.
Il duello è fra tutti i candidati sulla questione di questi 246 milioni, ma quello più incandescente è tra Gaetano Manfredi candidato del centrosinistra e Catello Maresca candidato del centrodestra. Nel centrosinistra e nel M5S si accollano il merito dell'arrivo di questi fondi e fanno trapelare che sia merito anche del «Patto per Napoli» firmato per far candidare Maresca se dal Governo sono arrivati questi soldi. Nel centrodestra la pensano in maniera diversa ed è Maresca a far sentire il suo punto di vista in maniera chiara: «I 246 milioni previsti dal decreto Sostegni bis per Napoli sono una buona notizia. Ma c'è bisogno di fare un'operazione di verità: quei soldi nulla hanno a che vedere con il famigerato Patto per Napoli. Si tratta, infatti, di fondi che arrivano a ristoro degli effetti della sentenza della Corte Costituzionale che boccia la normativa sulle anticipazioni di liquidità agli enti locali. I cittadini meritano di sapere come stanno le cose».
A Maresca non replica direttamente Manfredi ma lo fa, per esempio, il parlamentare e coordinatore della cabina di regia della campagna elettorale del M5S Alessandro Amitrano: «Invece di polemizzare con chiunque gli capiti a tiro, per i 246 milioni per Napoli Maresca dovrebbe solo gioire. L'unica operazione verità che si dovrebbe promuovere è quella di accertarsi di come sia possibile che un candidato a sindaco di Napoli tolleri che il principale partito a suo sostegno sia, per ragioni fondative, orientato a favorire il nord, a mal tollerare i napoletani, a promuovere in Parlamento un'autonomia territoriale che avrebbe messo in ginocchio l'intero Meridione. Spieghi, Maresca, dove sono gli emendamenti di Lega, Fi e Fdi per Napoli». Laura Castelli viceministro alle Finanze entra nel merito della vicenda: «Dal Parlamento è arrivata la prima risposta concreta alle nostre sollecitazioni in tema di bilanci comunali. Dalla ripartizione del fondo da 660 milioni previsto dal Decreto Sostegni-bis per Napoli 246 milioni. Un passo decisivo nell'ottica di quel Patto per Napoli che ho promosso trovando l'immediata disponibilità delle forze di centrosinistra».