Comunali a Napoli, nuovo duello tra Manfredi e Maresca sulle liste pulite

Comunali a Napoli, nuovo duello tra Manfredi e Maresca sulle liste pulite
di Luigi Roano
Mercoledì 28 Luglio 2021, 09:34 - Ultimo agg. 24 Marzo, 13:41
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Quella di ieri è stata la giornata dove lo scontro tra il candidato a sindaco del centrosinistra e del M5S Gaetano Manfredi con Catello Maresca - il pm aspirante sindaco in quota Lega, Fi e Fdi - ha rubato la scena politica di questa campagna elettorale lunghissima su cui pende ancora l'incognita della data del voto. Ad accendere la miccia è Maresca che rispolvera la «questione morale» tirando fuori dalle nebbie del 2009 la partecipazione di Manfredi a una commissione di collaudo per le opere del dopo terremoto del 2009 a L'Aquila.

Inchiesta nata dopo il rovinoso crollo di un balcone, senza danni alle persone, e che nel 2015 portò all'inserimento nel registro degli indagati di 37 persone, fra cui proprio Manfredi, che come lui sono state prosciolte.

Maresca rilancia pure la polemica dei «transfughi» riferendosi al passaggio di un pezzo di Fi rappresentato da Stanislao Lanzotti, ex capogruppo degli azzurri, nelle fila di Manfredi. Accuse che Manfredi bolla come «volgarità» e «invettive che non meritano commenti». Il pm però ci prova a tirarlo dentro a un faccia a faccia «da soli» per stabilire le regole sulle candidature. Tentativo che sembra morto sul nascere. 

Sono le liste e i candidati il chiodo fisso di Maresca: «Garantisco io? E chi garantisce per te? Frasi non degne del pedigree universitario sciorinato, ma più vicine ad ambienti nolani di tutt'altro lignaggio. Facciamo i seri e mettiamo la questione morale al centro della campagna elettorale». Così Maresca attacca Manfredi: «Invito l'ingegnere ed ex rettore a fare un passo indietro. Sono disgustato dall'immoralità di transfughi alla ricerca di potere o di qualche lusinga sotto forma di presidenza di Municipalità o di un incaricuccio. Caro Gaetano, così non potrai garantire proprio niente. A stento lo hai fatto per te stesso a L' Aquila, salvato solo dalla prescrizione. Se raccatti tutti quelli che io scarto, potrai anche vincere, ma a qualche prezzo. Hai fatto bene i conti? Ma ti conviene? Incontriamoci io e te, da soli, e fissiamo le regole per una campagna elettorale sana, pulita e lungimirante». 

Dallo staff di Manfredi trapela «la grande sorpresa del candidato sindaco nel leggere, da parte di un magistrato con la storia professionale di Maresca, una nota cosi carica di volgarità». In realtà, veleno chiama veleno e il riferimento territoriale «al nolano» - terra d'origine dell'ex ministro - è ritenuto «sgradevole» se non una discriminazione territoriale. Tirato in ballo, pur se mai nominato, Lanzotti replica e rivela: «Altro che scartato, sono stato corteggiato da Maresca. Per serietà, e per non alimentare un clima di tensione non rendo noti messaggi, telefonate e pressanti richieste di incontro finalizzate a farmi schierare a favore di Maresca». Va chiarito che la formazione polita di Lanzotti, Azzurri per Napoli, ha la mission di vincere nella Municipalità 1, quella di Chiaia, dove il centrosinistra ha sempre perso. 

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Dalle polemiche alla politica. Intervistato a Radio Punto Nuovo Manfredi, sollecitato su Bassolino e su un eventuale accordo - se si arrivasse al ballottaggio - strizza l'occhio soprattutto ai bassoliniani: «Siamo in piena campagna elettorale ma è chiaro che con l'area che fa riferimento a Bassolino c'è vicinanza di valori, idee e politica. Guarda alle tante diseguaglianze, alle necessità di sviluppo della città, il dialogo è sempre aperto perché è alla base della buona politica che deve dare risposte concrete. Noi dobbiamo dare risposte concrete, la coalizione che mi sostiene è progressista e antisovranista, guarda a una politica di inclusione. Sono molto fiducioso che ci sarà una relazione positiva con quelle forze che guardano anche ad Antonio Bassolino».

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