Comunali a Napoli, i ministri con Manfredi e per Maresca, comizio da solo

Comunali a Napoli, i ministri con Manfredi e per Maresca, comizio da solo
di Valerio Esca
Martedì 28 Settembre 2021, 10:20 - Ultimo agg. 17:19
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A meno di una settimana dal voto del 3 e 4 ottobre, fervono i preparativi per le chiusure delle campagne elettorali dei candidati a sindaco di Napoli. Gaetano Manfredi e Catello Maresca chiuderanno entrambi all'Arenile di Bagnoli. Il candidato del centrosinistra lo farà con tutta la coalizione giovedì 30 alle 20; Maresca il giorno seguente, venerdì 1 ottobre, alle 19. Per Antonio Bassolino invece l'appuntamento è fissato per venerdì alle 18.30 a piazza del Gesù; stesso luogo in cui chiuderà anche Alessandra Clemente, giovedì alle 21.

In questa lunga campagna elettorale sono stati molti gli elementi distintivi tra i due principali competitor.

L'ex rettore ha mobilitato mezzo governo, mentre il magistrato si è rimboccato le maniche e ha viaggiato con accanto i suoi candidati, anche quelli delle liste escluse dalla competizione elettorale. Per Manfredi in questi ultimi due mesi hanno fatto capolino in città i ministri Roberto Speranza (Salute), Andrea Orlando (Lavoro), Lorenzo Guerini (Difesa), Elena Bonetti (Pari opportunità), Luigi Di Maio (Esteri), Dario Franceschini (Cultura), Stefano Patuanelli (Agricoltura), mentre ieri è toccato a Federico D'Incà (rapporti con il Parlamento) essere al fianco dell'ex rettore. Senza dimenticare il presidente della Camera Roberto Fico, i sottosegretari Anna Ascani ed Enzo Amendola, fino ai leader dei due partiti di riferimento dell'alleanza Pd-M5S, Giuseppe Conte ed Enrico Letta. Proprio Conte, che è stato in città sabato e domenica, tornerà a Napoli venerdì alle 17 a piazza Dante. Lo stesso giorno il ministro Orlando sarà a Scampia a chiudere la campagna elettorale del Partito democratico. Proveranno a tirare la volata all'ex rettore, che sarà presente infatti ad entrambi gli appuntamenti (la mattina di venerdì Manfredi sarà invece a San Pietro a Patierno per un incontro con alcuni cittadini percettori del reddito di cittadinanza).

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Per Maresca l'unico ministro presente più volte al suo fianco in questi mesi è stata Mara Carfagna, tra i principali sponsor del magistrato. Basti pensare che il ministro per il Sud ha spinto molto affinché la coalizione di centrodestra puntasse a Napoli su un candidato civico. Prima della pausa estiva si erano visti in città anche i leader di Lega e FdI, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Entrambi poi, per motivi diversi, Salvini per la ricusazione della lista leghista, la Meloni per motivi più politici, si sono tenuti distanti da Napoli. A Maresca, tutto sommato, non è dispiaciuto. Il magistrato è andato avanti rimarcando di essere un «civico-politico» e di «non aver bisogno di essere accompagnato nei quartieri della città da nessuno», lasciando sempre la porta aperta «ai rappresentanti del governo e ai leader nazionali che volessero dare una mano per la città».

Intanto ieri pomeriggio, il magistrato anticamorra si è armato di guanti e ha personalmente rimosso alcuni suoi manifesti abusivi, comparsi negli ultimi giorni. «Detto fatto. Abbiamo tolto i nostri manifesti, che dovranno essere messi solo sui siti autorizzati. Chi lo ha fatto ha sbagliato ma noi poniamo rimedio anche agli errori degli altri. Siamo pronti e lo facciamo in prima persona. Chiediamo scusa ai cittadini» ha detto Maresca, in un video social.

Intanto, a distanza di dieci giorni dallo stop alle liste di Maresca stabilito dal Consiglio di Stato, arrivano novità dagli uffici giudiziari. È di questa mattina la decisione della Procura di convocare come persone informate dei fatti o addirittura come parti offese alcuni candidati nelle liste di Maresca rimasti esclusi dai giudici amministrativi. Tocca questa mattina a Ugo Chirico fornire la propria testimonianza alla polizia giudiziaria, nel tentativo di mettere a fuoco quanto avvenuto sabato quattro settembre al parco Quadrifoglio. Un'inchiesta aperta grazie alla denuncia presentata dall'avvocato Gennaro Tortora, per conto degli stessi sostenitori dell'ex pm Catello Maresca. Ma quali sono i punti su cui batte la denuncia? Sotto i riflettori il mancato accesso agli uffici elettorali dovuto - si legge - all'arbitraria decisione da parte di pubblici ufficiali di bloccare l'ingresso ai delegati con un tavolo sull'uscio della struttura di Soccavo.
 

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