Grande caos nel centrodestra: vacilla l’alleanza tra Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega sulle amministrative. Dopo il partito di Giorgia Meloni, che è uscito allo scoperto lanciando la candidatura a sindaco di Sergio Rastrelli, con l’ipotesi di Meloni capolista al Comune, anche gli azzurri rompono gli indugi: «L’identità politica è un valore e in Campania, Forza Italia correrà col proprio irrinunciabile e imprescindibile simbolo, soprattutto nel capoluogo regionale». A dirlo è il coordinatore campano di Fi Domenico De Siano. «Lo stesso vale per l’unità del centrodestra - aggiunge - se c’è un accordo è regionale e senza eccezioni in nessun capoluogo di provincia. Il centrodestra unito vince, e vince se è coeso e coerente ovunque, come auspichiamo tutti». Un braccio di ferro con il candidato civico Catello Maresca che ripete come un mantra che i simboli dei partiti in coalizione non li vuole. Una partita a scacchi che si vincerà in resistenza. Sarà una questione più di polmoni che di cuore.
Nei prossimi giorni, con il tavolo nazionale che tornerà a riunirsi (avendo come priorità la questione di Milano), si tenterà di ricucire lo strappo tra i partiti e Maresca, ma sarà complicato trovare una quadra e mettere tutti sotto lo stesso tetto se nessuno sarà disposto a fare un passo indietro o di lato. Il partito della Meloni sembra oramai aver preso la sua strada: «Resto convinto che Rastrelli sia il miglior candidato e per quanto mi riguarda vale la pena andare sul suo nome fino in fondo, anche a costo di andare da soli. Se altri hanno problemi con il proprio simbolo, noi non abbiamo ragione per farlo sparire», fa sapere il coordinatore cittadino di Fdi Andrea Santoro.
Dalla Lega è invece il coordinatore cittadino Severino Nappi a chiarire: «Rastrelli è una persona di grande valore che stimo e apprezzo dal punto di vista personale e politico. C’è però un tema della coalizione e del fatto che tutte le scelte vanno condivise. Il tavolo nazionale deve fare sintesi e individuare la posizione migliore per Napoli». Mentre dalla civica Essere Napoli, che sostiene Maresca, Giuliano Annigliato rimarca: «Rivendicazioni identitarie sono inammissibili per la nostra proposta. Chiediamo fiducia ai napoletani liberamente. Basti pensare a quanti si astengono dal voto e non si riconoscono negli schemi della politica quando si tratta di problemi quotidiani».
Intanto Maresca sul punto spiega: «Rispetto ovviamente ogni scelta di Giorgia Meloni.
Intanto Maresca prosegue la sua campagna di ascolto. Mercoledì sera ha incontrato, in un appuntamento dell’associazione “Sud, perché no?”, Kerry Kennedy, scrittrice e nipote dell’ex presidente Usa JFK (insieme nella foto a sinistra). «È stato un momento di confronto stimolante - dice il pm - Le sue parole mi hanno emozionato motivandomi sempre più nel portare avanti il mio progetto per Napoli». Mentre ieri ha incontrato Antonio Ferrieri (presidente del settore agroalimentare di Confapi Napoli).