Elezioni comunali 2021, Meloni (FdI) a Napoli: «Nel centrodestra serve chiarimento»

Elezioni comunali 2021, Meloni (FdI) a Napoli: «Nel centrodestra serve chiarimento»
Lunedì 19 Luglio 2021, 19:13 - Ultimo agg. 23:58
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«Sicuramente nel centrodestra ci sono delle cose da chiarire. Nessuno ha lavorato in questi anni come Fratelli d'Italia per l'unità della coalizione. Però per fare le cose bene serve lealtà e rispetto reciproco». Lo ha detto Giorgia Meloni a Napoli. 

«Fdi continuerà a fare come sempre tutto quello che può per l'unità del centrodestra, però - ha aggiunto - chiediamo come tutti rispetto, per la nostra storia politica, per il lavoro che abbiamo fatto e per le regole che tengono insieme questa coalizione. Sicuramente la vicenda della Rai particolarmente, sommata ad altre, ha aperto alla necessità di un chiarimento». 

«Inizio con un saluto a Catello Maresca, candidato sindaco alle prossime amministrative a Napoli.

Una battaglia che per noi è tutta aperta, ci crediamo e corriamo per vincere, chiariamo che non siamo qui per partecipare». Così Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia ha iniziato il suo pomeriggio sul palco a Bagnoli per la presentazione del suo libro «Io sono Giorgia», mentre il candidato sindaco Maresca era seduto in prima fila.

«Un applauso - ha aggiunto Meloni - anche a Sergio Rastrelli, figura chiave, altro professionista di grande storia familiare. A Napoli non ci sono stati dubbi, la scelta è stata fatta da tutto il centrodestra compatto, Maresca porta il valore di una parola aggiunta a un partito come il nostro che per Napoli pensa alla sicurezza, da quella finanziaria del Comune a quella delle strade e degli edifici, un nome come Maresca con il suo passato porta uno straordinario valore aggiunto».

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«Il reddito di cittadinanza è come il metadone per i tossicodipendenti, io sono per abolirlo» ha proseguito Meloni. «Quando chiesi al ministro dell'Economia dell'epoca che stavamo facendo per il Sud mi risposero Reddito di cittadinanza. Invece per il Sud servono le infrastrutture. Il reddito è fatto male, è una legge cretina. Ci devono essere strumenti di sostegno ma pensiamo all'assegno universale per chi perde il lavoro. Invece così diventa un deterrente al lavoro; non si trovano più lavoratori nella ristorazione, nel turismo, perchè i ragazzi vanno lì e dicono: guarda vengo e lavoro in nero così prendo il reddito». 

 

«Io l'ho detto e lo ripeto. Sono una persona che, a differenza di quanto trapela da certa stampa interessata, abituata a sostenere le sue tesi. Se avessi deciso di non vaccinarmi lo avrei già detto. Ho detto che mi vaccino, non vi preoccupate» ha sottolineato ai giornalisti a margine dell'incontro napoletano. «Sul tema dei vaccini - ha spiegato - penso che stiamo affrontando su un piano ideologico un tema che ideologico non è. Il vero problema della campagna di vaccinazione fino a qui è stata l'assenza di trasparenza e le informazioni caotiche e contraddittorie che hanno spaventato e allontanato i cittadini. L'unico modo che abbiamo di favorire la campagna è combattere l'assenza di trasparenza e la confusione con informazioni chiare, precise, che ci aiutino anche a fare delle scelte. Se alla confusione aggiungessimo gli obblighi non aiuteremmo la campagna. La domanda che continuo a fare e su cui aspetto che si dia una risposta definita e ufficiale. I vaccinati contagiano e possono essere contagiati oppure no? È una domanda fondamentale. Se i vaccinati non sono contagiosi e non si contagiano è una cosa. Se sono contagiosi e si contagiano, il vaccino non è efficace per fermare la circolazione del virus ma è efficace per fermare l'aggravarsi della malattia. Allora diventa ancora di più fondamentale per le categorie a rischio. Mentre noi parliamo della vaccinazione dei bambini, che è una cosa su cui mi permetto di avere dei dubbi, abbiamo più di due milioni di over 60 non vaccinati, che rischiano di finire in terapia intensiva e morire». 

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