Comunali a Napoli, polemiche Leu-De Luca ma Manfredi tira dritto: prima la città

Comunali a Napoli, polemiche Leu-De Luca ma Manfredi tira dritto: prima la città
di Luigi Roano
Mercoledì 30 Giugno 2021, 07:30 - Ultimo agg. 1 Luglio, 08:36
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Non ci sta a essere stritolato nelle polemiche romane, quelle tra il governatore Vincenzo De Luca e il Governo, in questo caso con il ministro della salute Speranza e il commissario ai vaccini Figliuolo. Gaetano Manfredi, il candidato del centrosinistra allargato al M5S è certo che questo clima di bagarre non gli piace. Lui - ex ministro - con Roma «costruisce ponti per la città» come ripete tutte le volte che può. «Serve sinergia tra le Istituzioni» il suo mantra. 

Si sfila Manfredi o almeno ci prova, ha altri pensieri per la testa, ma è un osservatore partecipante della disputa se anche in maniera discreta. L’alleanza zoppica.

Le tre gambe forti su cui regge la sua candidatura vacillano: Articolo 1, ovvero il ministro Speranza è in rotta di collisione con il governatore. Nel M5S Giuseppe Conte e Beppe Grillo nemmeno si parlano, l’ex premier è uno dei firmatari del “Patto per Napoli” se non sarà il capo del M5S che ne sarà del Patto? E quindi il terzo contraente, il Pd, che sembra vivere invece un momento di grande unità interna al netto di De Luca. «Io credo che noi dobbiamo separare - dice Manfredi - quello che è l’obiettivo a cui tutti i cittadini tengono, cioè di avere un progetto sul buon governo e sul rilancio della città, rispetto a quelle che sono le dialettiche politiche fisiologiche che riguardano poi piani diversi rispetto all’amministrazione della città». 

Per il candidato sindaco «la tensione riguarda i piani del rapporto col governo e l’amministrazione regionale, quindi queste sono dinamiche diverse che non impattano sul progetto di governo della città che invece io rappresento. La politica è fatta di dialettica, non di unn animismo». A bacchettare il governatore è “Millecolori per Manfredi sindaco” lista in costruzione che raccoglie firme autorevoli ed promossa tra gli altri dal senatore Sandro Ruotolo, Nino Daniele e Maurizio De Giovanni. «Abbiamo sempre condannato la contrapposizione tra De Luca il presidente e il sindaco uscente de Magistris. Chi esercita funzioni di governo e sostiene il candidato sindaco Manfredi, ha il dovere di dialogare e collaborare con tutti i livelli istituzionali. Dalla pandemia se ne esce insieme. Ci sembra inopportuno e sbagliato, perciò, l’attacca Speranza e a Figliuolo, da parte del presidente De Luca».

Una nota che prosegue così: «Appare fuori dal contesto reale e irrispettoso delle istituzioni, chiedere le dimissioni di Speranza e di Figliuolo. Polemiche che si aggiungono alla mancata partecipazione al Festival di Ravello dello scrittore Roberto Saviano e dello stesso ministro Speranza che hanno suscitato, non solo in Italia ma anche all’estero, stupore e condanna, culminate con le dimissioni del presidente Antonio Scurati». La sostanza politica della nota è che a “Millecolori” non piacciono i silenzi e l’eccessiva accondiscendenza verso De Luca in una campagna elettorale che si annuncia lunga e difficile e dove le speranze di vittoria sono affidate all’unità del fronte progressista. Manfredi però non si lascia coinvolgere e guarda avanti alle liste.

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La lista che fa capo al candidato inizia a prendere forma a piccoli pezzi, le trattative le sta conducendo Manfredi in persona che sta contattando professionisti «cervelli in fuga» da Napoli che vorrebbe far rientrare al suo fianco, ma anche personalità molto inserite in determinati mondi della città. Come si dice di questi tempi espressione del «territorio». Spunta così fuori il nome di Gianfranco Wurzburger, esponente di spicco dell’associazionismo cattolico in ottimi rapporti anche con la curia napoletana. L’offerta di Manfredi lo alletta così come il progetto, a stretto giro dovrebbe sciogliere la riserva. Alla fine, questa la sensazione, è che il matrimonio si farà. In pole anche Gennaro Esposito, consigliere comunale vicino a de Magistris nel primo mandato dell’ex pm. Fondatore del «Comitato vivibilità cittadina» si batte per una movida rispettosa dei residenti e della stessa città». 

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