Comune di Napoli, il sì al bilancio divide Manfredi e De Luca: il centrodestra è decisivo

Comune di Napoli, il sì al bilancio divide Manfredi e De Luca: il centrodestra è decisivo
di Dario De Martino
Venerdì 10 Settembre 2021, 12:00 - Ultimo agg. 19:59
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È l'ultimo consiglio comunale di Luigi de MagistrisLuigi-de-Magistris. Ma può essere visto anche come la prima riunione dell'assise in cui nuovi i candidati a sindaco possono incidere. In particolare Gaetano Manfredi. Tra candidature dirette e indirette nelle sue liste, l'ex rettore può contare su ben 22 consiglieri uscenti, uno in più della maggioranza. Quella che si terrà nella Sala dei Baroni è una riunione dell'assise molto importante: bisogna votare il rendiconto e il bilancio di previsione, documenti su cui già pende la diffida prefettizia. Insomma, se volesse l'ex rettore potrebbe provare a decidere le sorti sul commissariamento della città sulle modalità di conclusione dei dieci anni da sindaco di de Magistris. Ieri la riunione dei capigruppo ha fissato l'appuntamento per giovedì 16 e venerdì 17, giorno della seconda convocazione. Nel secondo giorno di riunione basterebbe il voto favorevole di un terzo dei consiglieri per approvare il bilancio, quindi 14 «sì».

Gaetano Manfredi nei giorni scorsi a radio Crc si era espresso in maniera molto netta, dando un'indicazione chiara sul voto: «Il fatto che il bilancio non sia stato approvato rappresenta un grande vulnus anche per il futuro. Se si creano le condizioni di responsabilità da parte di tutti, mi auguro che il bilancio possa essere approvato. È il momento della collaborazione.

Penso che tutti debbano guardare agli interessi della città. Avere una città senza bilancio approvato sicuramente è un grande problema». Ciò nonostante la coalizione di Manfredi su questo punto pare spaccata. Da un lato chi prima era in maggioranza con de Magistris, dall'altro chi è sempre stato all'opposizione. Insomma, nonostante le elezioni alle porte, sembrano dominare ancora i vecchi schemi pro-DeMa e anti-DeMa all'interno dell'assise comunale. L'ex rettore, oltre all'appello pubblico, non starebbe facendo, almeno per ora, troppo pressing sui suoi candidati consiglieri uscenti affinché votino per l'approvazione del bilancio. In questo quadro Partito democratico e deluchiani, da sempre all'opposizione all'ex pm non sembrano affatto convinti di voler votare il documento contabile. In entrambe i casi l'ordine di scuderia, almeno nella prima convocazione, potrebbe essere quello di restare in aula per tenere il numero legale ma votare «no», lasciando a de Magistris e a ciò che resta della vecchia maggioranza arancione l'incombenza di trovare i 21 consiglieri disposti a dire «sì». Una decisione ufficiale, in questo senso, non è stata ancora presa né dai dem né dall'area di De Luca. Nei prossimi giorni, però, sicuramente le discussioni inizieranno a diventare più concrete e si vedrà se Manfredi proverà ad incidere in maniera più forte sulle scelte dei partiti. Non potrà incidere, invece, il Movimento 5 Stelle che sarà rappresentato in aula da Matteo Brambilla e Marta Matano. Il primo è candidato sindaco in autonomia dopo lo strappo con i grillini dovuto all'alleanza con il Pd. E pure la seconda ha deciso di non candidarsi in nessun campo perché delusa dal Movimento. 

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Dall'altro lato de Magistris, impegnato nella campagna elettorale calabrese, dovrà tornare a dedicarsi alla politica partenopea. È probabile che nella prossima settimana convocherà alcuni consiglieri comunali per cercare di trovare la maggioranza. Dovrebbero essere pronti a votare il documento contabile i sette consiglieri comunali ricandidati con Alessandra Clemente (anche se tutti sono al momento abbastanza nervosi vista l'esclusione della lista dalla corsa elettorale, salvo ricorso). Anche gli esponenti della sinistra, uniti sotto la bandiera di Napoli solidale, dovrebbero votare «sì», così come potrebbero fare i vari consiglieri dell'ex maggioranza ora ricandidati con Manfredi. Ciò nonostante, pare difficile che il sindaco uscente riesca a trovare i 21 voti necessari per la maggioranza. I «sì» su cui potrebbe contare l'ex pm, stando ai primi calcoli che tra i consiglieri comunali iniziano a farsi, dovrebbero essere circa 18. Potrebbero risultare per questo decisive le decisioni del centrodestra (due consiglieri di Fdi e uno di Fi) e dei consiglieri candidati con Maresca (Ciro Langella e Armando Coppola) che però ora sono alle prese con la vicenda delle liste ricusate e non avrebbero ancora deciso sul da farsi. Anche Bassolino può contare su due consiglieri (Gaetano Troncone e Stefano Buono) e se i numeri dovessero essere davvero sul filo, pure loro potrebbero risultare determinanti per il voto finale.

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