È l'ultimo consiglio comunale di Luigi de MagistrisLuigi-de-Magistris. Ma può essere visto anche come la prima riunione dell'assise in cui nuovi i candidati a sindaco possono incidere. In particolare Gaetano Manfredi. Tra candidature dirette e indirette nelle sue liste, l'ex rettore può contare su ben 22 consiglieri uscenti, uno in più della maggioranza. Quella che si terrà nella Sala dei Baroni è una riunione dell'assise molto importante: bisogna votare il rendiconto e il bilancio di previsione, documenti su cui già pende la diffida prefettizia. Insomma, se volesse l'ex rettore potrebbe provare a decidere le sorti sul commissariamento della città sulle modalità di conclusione dei dieci anni da sindaco di de Magistris. Ieri la riunione dei capigruppo ha fissato l'appuntamento per giovedì 16 e venerdì 17, giorno della seconda convocazione. Nel secondo giorno di riunione basterebbe il voto favorevole di un terzo dei consiglieri per approvare il bilancio, quindi 14 «sì».
Gaetano Manfredi nei giorni scorsi a radio Crc si era espresso in maniera molto netta, dando un'indicazione chiara sul voto: «Il fatto che il bilancio non sia stato approvato rappresenta un grande vulnus anche per il futuro. Se si creano le condizioni di responsabilità da parte di tutti, mi auguro che il bilancio possa essere approvato. È il momento della collaborazione.
Dall'altro lato de Magistris, impegnato nella campagna elettorale calabrese, dovrà tornare a dedicarsi alla politica partenopea. È probabile che nella prossima settimana convocherà alcuni consiglieri comunali per cercare di trovare la maggioranza. Dovrebbero essere pronti a votare il documento contabile i sette consiglieri comunali ricandidati con Alessandra Clemente (anche se tutti sono al momento abbastanza nervosi vista l'esclusione della lista dalla corsa elettorale, salvo ricorso). Anche gli esponenti della sinistra, uniti sotto la bandiera di Napoli solidale, dovrebbero votare «sì», così come potrebbero fare i vari consiglieri dell'ex maggioranza ora ricandidati con Manfredi. Ciò nonostante, pare difficile che il sindaco uscente riesca a trovare i 21 voti necessari per la maggioranza. I «sì» su cui potrebbe contare l'ex pm, stando ai primi calcoli che tra i consiglieri comunali iniziano a farsi, dovrebbero essere circa 18. Potrebbero risultare per questo decisive le decisioni del centrodestra (due consiglieri di Fdi e uno di Fi) e dei consiglieri candidati con Maresca (Ciro Langella e Armando Coppola) che però ora sono alle prese con la vicenda delle liste ricusate e non avrebbero ancora deciso sul da farsi. Anche Bassolino può contare su due consiglieri (Gaetano Troncone e Stefano Buono) e se i numeri dovessero essere davvero sul filo, pure loro potrebbero risultare determinanti per il voto finale.