Comune di Napoli, de Magistris prepara l'ennesimo rimpasto: entra il verde Gaudini

Comune di Napoli, de Magistris prepara l'ennesimo rimpasto: entra il verde Gaudini
Domenica 10 Gennaio 2021, 10:00
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«Martedì - se il secondo tampone sarà negativo - il sindaco farà il rimpasto di giunta» raccontano da radio San Giacomo. Lo dicono a ragion veduta e a botta secca quei pochi che lo frequentano. Perché il palazzo di piazza Municipio è chiuso a doppia mandata. Un po' per il Covid, un po' perché de Magistris sta lavorando da casa per evitare contagi. Torniamo al rimpasto, quello di martedì - se si concretizzerà - sarà il numero 12 da quando l'ex pm si è insediato ormai 10 anni fa. Nella sostanza, de Magistris più di una volta all'anno ha cambiato la sua squadra di governo. A oggi sono 34 gli assessori transitati per il Comune rispetto alla prima giunta varata nel 2011. Prima di approfondire questo particolare aspetto della gestione de Magistris, è utile tornare al rimpasto che dovrebbe chiudere l'ultima fase del sindaco a Palazzo San Giacomo.

La premessa è che la Sinistra questi cambi non li vuole nel senso che non vuole proprio il rimpasto ritenendo lo stesso inutile e fuorviante. Cioè, a sei mesi dalla fine del mandato, quelli della sinistra preferirebbero un sindaco che si concentrasse per lasciare il segno sotto l'aspetto dei servizi più che sul valzer di poltrone. Ma de Magistris sembra essere sordo e il calcolo politico che fa è questo: non ci sono più impegni decisivi in Consiglio comunale e quindi anche se la già risicata maggioranza perdesse altri pezzi non cascherebbe il mondo. Inoltre, il sindaco intende premiare chi gli ha mostrato fedeltà e fare - perché no - anche qualche ultimo dispetto a chi lo ha invece contrastato. E sotto sotto cerca di serrare le fila di quel pugno di fedelissimi che devono sceneggiare in questi mesi di campagna elettorale la candidata a sindaco arancione Alessandra Clemente, mentre l'ex pm cerca la quadra con il centrosinistra. Tra i fedelissimi ci sono gli ex Verdi di Davvero Stefano Buono e Marco Gaudini. Con quest'ultimo che rischia seriamente di entrare in giunta, anzi è il favorito. Una delle candidate a uscire sarebbe Monica Buonanno, assessora al Welfare vicinissima proprio alla Sinistra il cui capogruppo è Mario Coppeto. De Magistris sarebbe intenzionato comunque a cambiare il meno possibile, al massimo 2 pedine. Il secondo ingresso potrebbe essere quello di Giovanni Pagano, un sindacalista molto vicino alla consigliera Laura Bismuto.

Resiste - in questo tourbillon - la possibilità di spedire il vicesindaco Enrico Panini in Città metropolitana per affibbiare alla Clemente la seconda poltrona del Comune.

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Dunque, gli assessori che de Magistris ha avvicendato in questi anni, se il rimpasto si concretizzerà, passerebbero a 35 o 36. Ha iniziato a cambiare la giunta subito malgrado le grandi personalità che la componevano. In due anni, dal 2011 al 2013 se ne andarono o furono messi nelle condizioni di lasciare, Pino Narducci, Riccardo Realfonzo, Gigi De Falco che avevano deleghe pesantissime: legalità, bilancio e urbanistica; un paio di anni dopo lasciò anche Tommaso Sodano, il vicesindaco, che fu l'anima di sinistra della giunta e fautore del progetto politico originario - quello sì rivoluzionario - ormai dissoltosi da anni. Hanno transitato in Comune - e viene da pensare solo per coprire le cosiddette quote - personalità come Monia Aliberti, Laura Marmorale e Daniela Villani, donne di successo nella vita ma escluse dalla giunta. Nel 2013 entrarono la Clemente e l'amico del cuore Carmine Piscopo, che rilevò l'Urbanistica, e la Clemente addirittura le deleghe di Narducci. In ordine di tempo, siamo al tramonto del 2019, l'ultimo rimpasto ha visto entrare Eleonora de Majo, Luigi Felaco, Rosaria Galiero e Francesca Menna; fuori i fedelissimi Nino Daniele e Mario Calabrese assieme a Laura Marmorale e Roberta Gaeta. Annamaria Palmieri ha la delega alla Scuola ed è custode del segreto più grande: come ha fatto a resistere a de Magistris visto che si è insediata con lui dal primo giorno senza lasciarlo mai più. 

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