Comune di Napoli, Mancuso lascia: le deleghe a tre assessori

A Santagada la delega ai rifiuti, quella al mare a Edoardo Cosenza, l'avvocatura a uno tra De Iesu e Baretta

L'assessore dimissionario Paolo Mancuso
L'assessore dimissionario Paolo Mancuso
di Luigi Roano
Mercoledì 18 Gennaio 2023, 08:00
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Paolo Mancuso, l'assessore ai rifiuti, ha formalizzato le sue dimissioni al sindaco Gaetano Manfredi che però avranno effetto a partire da sabato. Infatti, l'ex rettore «venerdì provvederà ad attribuire con appositi decreti le deleghe in capo a Mancuso» si legge in una nota diffusa dal Comune. Nella sostanza si va verso un interim, è l'opzione che il sindaco ha in mente e difficilmente cambierà idea. Le ulteriori 72 ore di riflessione sono state chieste da Pd per individuare in extremis un profilo gradito all'ex rettore, perché è chiaro che la proposta deve arrivare dai dem. Ma Manfredi non gradisce in questa fase profili politici, non vuole entrare nelle dinamiche del Pd e nella guerra tra bande che si è scatenata con la stagione congressuale dei dem. Va sull'usato sicuro, cioè la sua squadra e preferisce non sostituire numericamente Mancuso in questo fase. E la sponda giusta al riguardo il sindaco l'ha trovata nel gruppo consiliare dem capitanato da Gennaro Acampora. C'è fastidio in molti ambienti di Palazzo San Giacomo per questa ulteriore perdita di tempo, atteso che Mancuso sta fuori dalla giunta almeno da due settimane, e da novembre ha chiesto di andare via. Un balletto insostenibile figlio di beghe interne al Pd e dei troppi consigliori che frequentano Palazzo San Giacomo in orbita democrat. Ma la delega ai rifiuti è una cosa molto seria e questo stallo genera solo confusione in un comparto della città già in sofferenza. Lo stesso Mancuso - per conto del Pd è ancora pur sempre il presidente provinciale - si starebbe impegnando per individuare un nome che convinca l'ex rettore a sostituirlo. E chissà che questa mossa non abbia contribuito a creare nuove tensioni. «Motivi di opportunità legati al ruolo istituzionale ricoperto in città da un mio congiunto mi impongono di lasciare l'incarico finora ricoperto su tuo mandato fiduciario - spiega Mancuso nella lettera inviata al sindaco - Ti ringrazio per l'opportunità che mi hai concesso di collaborare a questa straordinaria fase di complessiva rinascita della città, che stai guidando con autorevolezza e sapienza». Una lettera di cortesia come la risposta di Manfredi dopo il faccia a faccia con l'ormai ex assessore a Palazzo San Giacomo: «Ringrazio Paolo per il lavoro svolto in questo anno e mezzo - commenta Manfredi - abbiamo compiuto insieme grandi passi in avanti sulla gestione dei rifiuti, è stato indetto e portato a termine con successo il concorso per i nuovi assunti in Asia, è stata bandita la costruzione dell'impianto di compostaggio a Napoli Est e sono state poste le basi per realizzare le bonifiche ambientali: questa intensa attività - conclude il sindaco - va proseguita e rafforzata».

Finiti i convenevoli restano da mettere in campo le scelte. E la stagione congressuale del Pd a livello nazionale e locale in questo senso pesa moltissimo. Il Pd è dilaniato dalle correnti e ancora oggi - a una decina di giorni dal congresso regionale e cittadino - non ci sono candidati per la segreteria regionale e quella cittadina. Manfredi nella sostanza ha come interlocutore il gruppo consiliare. Si spiega così la prudenza di Manfredi e la scelta dell'interim. Lo schema sarebbe anche pronto: a Vincenzo Santagada assessore al verde la delega ai rifiuti, quella al mare al titolare delle infrastrutture e trasporti Edoardo Cosenza, l'avvocatura a uno tra Antonio De Iesu (legalità) o Pier Paolo Baretta (bilancio), i rapporti con l'Asìa invece il sindaco potrebbe anche tenerli per sé. 

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Intanto il gruppo consiliare guidato da Gennaro Acampora saluta Mancuso: «A nome del gruppo consiliare del Pd - racconta Acampora - ringrazio l'assessore Paolo Mancuso per il proficuo lavoro svolto. Nel prendere atto dei problemi di natura squisitamente personali che lo hanno portato alla scelta delle dimissioni, gli auguriamo di continuare a svolgere, anche se in modi diversi, il suo impegno a favore della città». Il parlamentare e segretario uscente della federazione napoletana Marco Sarracino è sulla stessa lunghezza d'onda: «Paolo ha svolto il suo ruolo di assessore con onore e disciplina.

Ha inteso questo impegno, così come quello di presidente del Pd Napoli, con serietà e costanza. Andrebbero raccontate molte cose rispetto a questi anni, ma voglio limitarmi solo ad una rapida considerazione: è soprattutto grazie a lui se il Pd è uscito dall'isolamento politico nel quale si era cacciato negli ultimi 10 anni». 

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