Comune di Napoli, la scossa del Pd alla giunta: «Sì al comitato di saggi per la crescita»

Comune di Napoli, la scossa del Pd alla giunta: «Sì al comitato di saggi per la crescita»
di Adolfo Pappalardo
Venerdì 21 Gennaio 2022, 12:00
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Uno strumento per dare una mano. Un supporto all'amministrazione di centrosinistra di Gaetano Manfredi. Chiamatelo come volete ma è il comitato scientifico delle Agorà appena varato dal Pd di Napoli a più di tre mesi dalle elezioni comunali con lo spirito di essere una cinghia di trasmissione e, al contempo, esercitare il ruolo di partito-fulcro della maggioranza di centrosinistra. Ed ecco il comitato, frutto anche delle agorà del Pd (il cui coordinatore nazionale, tra l'altro, è Nicola Oddati, ex assessore a San Giacomo) volute dal segretario Enrico Letta proprio alla vigilia delle comunali.

Organismo snello che vede volti nuovi nella vita del partito e ritorni sul campo. A cominciare da Diego Belliazzi, ora preside ma ex segretario Ds che torna con un ruolo più politico. E, ancora, il ritorno di Nino Daniele, ex assessore alla Cultura di de Magistris ma cresciuto nei Ds; Antonio Mattone portavoce della comunità di Sant'Egidio; Francesca Moleti, associazione ambientalista «N'Sea Yet»; Stefania Colicelli, preside dell'istituto Ristori di Forcella; il neurologo e neurochirurgo policlinico Luigi Lavorgna, il costituzionalista Michele Della Morte, Francesco Colace, docente ingegneria industriale ed esperto di digitalizzazione e l'urbanista Emanuela Coppola, docente di progettazione territoriale.

Professionisti lontano dalla vita politica del partito che hanno deciso di dare un contributo. «Abbiamo ritenuto di chiedere anche a chi è fuori dalla nostra comunità di aiutarci e di collaborare a questo processo di allargamento che riteniamo fondamentale per i destini del Pd e della nostra città», spiega il segretario della federazione napoletana democrat Marco Sarracino.

«Abbiamo deciso di costituire un comitato scientifico delle Agorà per Napoli e la città Metropolitana, per continuare il lavoro di apertura e confronto a cui è chiamato tutto il nostro campo politico in vista delle importanti sfide dei prossimi mesi», spiega il segretario della federazione Pd Marco Sarracino.

Poi aggiunge: «In questo momento siamo tutti chiamati a rafforzare e sostenere il lavoro che i nostri amministratori, partendo dal sindaco di Napoli, stanno compiendo. Per farlo riteniamo che sia utile costruire e favorire momenti di partecipazione non solo ai processi decisionali nelle nostre comunità, ma anche discussioni larghe e approfondite sulle proposte programmatiche che dovranno caratterizzare le nostre battaglie politiche». 

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Non solo palazzo San Giacomo perché il Pd stra organizzando proprio a Napoli due appuntamenti nazionali, puntando anche sul lavoro del neonato comitato. Il primo con il vice segretario nazionale Peppe Provenzano e l'ex parlamentare Gianrico Carofiglio, chiamato proprio da Letta a dare una mano alle agorà come nuovo strumento partecipativo. Secondo appuntamento, e più politico, con il segretario nazionale democrat e una pattuglia di ministri del partito. Entrambi a marzo, con l'idea che siano due momenti significativi per l'inizio del lungo lavoro sino alle politiche del 23. Con l'idea, questo è il piano del partito, che il modello di coalizione allargata all'M5s di Napoli e poi il lavoro del sindaco Manfredi, possano rappresentare un modello di buon governo. Per farlo però il partito da un lato deve metterci più determinazione e incisività lasciando un segno più tangibile che non può essere affidato solo al gruppo dei consiglieri comunali; dall'altro dare una mano in più all'amministrazione guidata dall'ex rettore Manfredi e alla città stessa. Ed ecco il comitato, uno strumento di supporto per tentare di incidere, come partito, sulle sorti della città sugli argomenti più disparati. Un corpo intermedio con la giunta per stilare una serie di progetti e proposte. Dalle sfide del Pnrr al sociale e alla scuola, passando per l'urbanistica. Un modo anche per avere un peso specifico in più e dare un assist all'amministrazione a più di tre mesi dal suo insediamento, in un momento in cui c'è un attacco sul Patto per Napoli. 

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