Comunali a Napoli, Amitrano: «M5S irrilevante? De Luca qui non è indispensabile»

Comunali a Napoli, Amitrano: «M5S irrilevante? De Luca qui non è indispensabile»
di Luigi Roano
Sabato 9 Ottobre 2021, 09:23 - Ultimo agg. 10 Ottobre, 08:04
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Alessandro Amitrano - Parlamentare del M5S e coordinatore della cabina di regia elettorale che ha contribuito alla vittoria di Gaetano Manfredi - il governatore Vincenzo De Luca dice che siete stati irrilevanti: è già finita la pax con il Presidente della Regione?

«Prima mi faccia fare una premessa: le condizioni in cui abbiamo fatto questo lavoro per le comunali erano davvero difficili sotto tutti i punti di vista, anche politico. Abbiamo cooperato per ottenere un unico risultato: la vittoria di Manfredi e quindi un nuovo inizio per il M5S. Ma soprattutto l'obiettivo era ed è quello di migliorare le condizioni di vita dei napoletani».

Passiamo a De Luca e alla sua analisi del voto?
«Non entro in una polemica sterile come fa lui. Il M5S ha collaborato con tutti e abbiamo avuto un grande risultato di popolo, alla fine della giostra elettorale e del voto viene fuori che nessuno è indispensabile ma tutti siamo utili. Conta il lavoro di squadra e si deve andare avanti in questa direzione».

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Ma il M5S ha vinto o perso? Nella sostanza chi è che può cantare vittoria?
«La vittoria è di tutti: è vero che assieme al Pd siamo al 22% però questo argomento mi sembra tanto il tentativo di fare polemiche inutili. Senza il lavoro per stare insieme e sposare un progetto unitario nessuno sarebbe nella situazione attuale di vittoria. Oggi abbiamo il dovere di dare risposte ai cittadini utilizziamo il tempo che abbiamo per lavorare per Napoli e non per dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano».

Cosa intende quando dice che serve un nuovo inizio per il M5S?
«La prima cosa da lanciare è una consulta di tutti gli eletti, serve un confronto per realizzare quello che ci hanno chiesto i napoletani in questi anni, bisogna dare un segnale forte di cambiamento».

Quali sono le ambizioni del M5S per la Giunta?
«L'importante è che non ci siano uomini solo al comando, ma che sia una scelta - quella degli assessori - collegiale, per scegliere le migliori personalità.

Se ci affidiamo a un uomo solo non andiamo da nessuna parte e Manfredi ha la caratteristica opposta dell'uomo solo al comando».

Come incalzerete Manfredi?
«L'elemento fondamentale per cui abbiamo deciso di intraprendere questa avventura a Napoli - vera avanguardia politica entrare nel campo progressista - è la sfida del fare le cose. Noi come impegno Parlamentare stiamo lavorando e lo faremo tutti i giorni perché arrivino i fondi del Patto per Napoli, mentre a Napoli daremo una mano su come spenderli al meglio».

Tuttavia il Patto passa per il Governo dove ci sono anche i ministri del centrodestra ...
«Non è che poiché il centrodestra ha perso deve sfilarsi. Chiunque ha a cuore le sorti di Napoli deve mettersi al lavoro perché già nelle legge di Bilancio si inseriscano i fondi per la città. Napoli è l'apice della sofferenza che c'è anche in tante altre città. Tutte le forze politiche devono lavorare per tutte le città e Napoli in particolare».

Il dato elettorale racconta che i ribelli del M5S che si sono candidati autonomamente non hanno sfondato. Qual la sua analisi?
«Il risultato dimostra che il progetto del M5S era quello giusto e lo hanno capito gli elettori, è un dato oggettivo».

L'arrivo di Conte alla guida del M5S a livello elettorale non ha dato grossi risultati o no?
«Mai come in questo momento il Movimento deve essere unito in tutto il Paese nello sposare un progetto avanguardista. Giuseppe Conte lo sta facendo ora bisogna pensare a fare ottime giunte dove si è vinto e dove non si è vinto guardare a Napoli come un modello. Certo, le alleanza non devono essere forzate, ma quanto accaduto Napoli merita molte riflessioni. Abbiamo avuto poco tempo in questa tornata elettorale sarebbe sbagliato valutare il risultato elettorale e rapportarlo a Conte».

La sostanza è che lei è per stare nel campo progressista?
«Assolutamente sì e se fossi a Roma voterei Gualtieri».
 

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