Il Comune di Napoli verso il dissesto: si dimette il manager dell'Anm

Il Comune di Napoli verso il dissesto: si dimette il manager dell'Anm
Giovedì 8 Marzo 2018, 17:59 - Ultimo agg. 9 Marzo, 06:56
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Nella città a un passo dal collasso, arrivano anche le dimissioni dell’amministratore dell'Anm Ciro Maglione. All'indomani della sentenza della Corte dei Conti, che ha bocciato il ricorso del Comune di Napoli, il manager dell'azienda dei trasporti pubblici ha rassegnato le dimissioni con Palazzo San Giacomo sull'orlo del baratro.

Il sindaco De Magistris ha ricevuto oggi da Ciro Maglione una nota con la quale viene rimesso il mandato di Amministratore unico di Anm. Il primo cittadino in una nota di risposta scrive: «Nel prenderne atto desidero innanzitutto ringraziarti per la dedizione e la professionalità che hai dimostrato in questi otto mesi di duro lavoro, conseguendo obiettivi significativi nonostante le tante difficoltà di questa fase particolarmente delicata e complessa della vita della nostra Azienda di trasporto pubblico, in ordine alla quale si sono imposte e si imporranno scelte dolorose. Confidando nel tuo ben noto senso di responsabilità, ti chiedo di restare alla guida dell’Azienda per il tempo necessario alla ricostituzione dell’Organo di Amministrazione».

Il Sindaco de Magistris ha già disposto la pubblicazione di un avviso pubblico per la presentazione di candidature per la nomina dell’amministratore unico ovvero dei componenti del consiglio di amministrazione di Azienda napoletana mobilità S.p.a.

«In assenza di nuove risorse sarà di difficile realizzazione il riequilibrio finanziario dell'Azienda» scrive Ciro Maglione nella lettera indirizzata al sindaco di Napoli. Maglione ricorda che negli ultimi mesi di lavoro si è proceduto alla «riduzione dei costi e all'efficientamento dei processi produttivi e a diminuire la perdita mensile», che si è chiusa «con un accordo tra tutte le parti, una procedura di licenziamento collettivo di 194 risorse, esperienza difficilmente rinvenibile in altre aziende di trasporto». Evidenzia di aver provveduto alla «gestione, nel contesto attuale, delle complesse relazioni con le organizzazioni sindacali nonché dei rapporti con i fornitori strategici per la continuità ed il rilancio del servizio, che ha ha evitato ben più gravi interruzioni del servizio per gli utenti». Inoltre è stato avviato «l'iter del concordato preventivo in continuità quale unica strada per la messa in sicurezza dell'azienda e per il suo salvataggio». Infine Maglione sottolinea che si «è aperta ed è in corso una diversa fase della vita dell'azienda che porterà a costruire nuovi e futuri scenari e conseguenti azioni».

«Non condivido la decisione di Maglione di dimettersi e sono in attesa di parlare con il sindaco de Magistris per capirne modalità e motivazioni». Così il presidente della Commissione Trasporti del Comune di Napoli, Nino Simeone, ha commentato la notizia. Una notizia che per Simeone è del tutto inattesa anche in virtù del momento che vivono il Comune e l'Anm. «Per dimettersi - ha spiegato - è il momento sbagliato. Non dobbiamo dimenticare che l'Anm è in regime di concordato preventivo e che il Comune ha gravi difficoltà economiche. Nonostante i problemi Maglione ha raggiunto dei risultati e non bisogna dimenticare che il salvataggio dell'azione dipende non solo dal suo amministratore ma anche dagli altri soggetti coinvolti». Il consigliere comunale ha inoltre sottolineato che «questa situazione metterà ancor più in ansia i lavoratori Anm».


«Anm? Ennesimo pasticcio dell'amministrazione de Magistris. Via anche Maglione a distanza di soli 10 mesi dalla nomina dopo una lunga serie di dimissioni che hanno riguardato le partecipate comunali. Cambiano i manager, ma i conti delle aziende restano in rosso perché le incapacità e le inefficienze riguardano evidentemente il livello politico e cioè il sindaco e i suoi assessori. La giunta comunale, infatti, non perde il vizio di unire società in attivo come Metronapoli con società in perdita come Anm. Una strategia che non ha premiato e che serve solo a nascondere la polvere sotto il tappeto creando inevitabilmente più confusione». Così Mara Carfagna, deputato e consigliere comunale a Napoli di Forza Italia.

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