La Corte dei Conti congela la spesa del Comune di Napoli: de Magistris fa ricorso

La Corte dei Conti congela la spesa del Comune di Napoli: de Magistris fa ricorso
Venerdì 28 Settembre 2018, 16:54 - Ultimo agg. 29 Settembre, 10:08
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La giunta comunale, nella giornata di oggi 28 settembre, ha dato mandato alla propria Avvocatura di proporre ricorso innanzi alle Sezioni riunite della Corte dei Conti, in speciale composizione, contro la deliberazione della stessa Corte dei Conti della Campania che, nel settembre 2018, ha dichiarato non essere in equilibrio il bilancio del Comune e ha ordinato il blocco della spesa.

Tutto ciò, fa sapere l'amministrazione comunale,  è «motivato dal fatto che quanto deliberato dalla Corte deiConti è gravemente pregiudizievole degli interessi del Comune di Napoli e basato su un'interpretazione autentica di una norma di legge che il Comune ha rispettato letteralmente essendo essa stessa una interpretazione autentica voluta dal Parlamento». «Con questa decisione - dichiara l’assessore al Bilancio Enrico Panini - si concretizza la prima azione che l'amministrazione napoletana mette in campo per difendere le sue buone ragioni e per impedire che la città conosca una stagione di grandi sacrifici».

Il sindaco Luigi de Magistris, invece, rassicura i dipendenti comunali sul buono pasto: «Ritengo che sia ormai considerato parte integrante delle retribuzioni spesso esigue dei dipendenti comunali. Se non ci saranno dirigenti che si assumeranno la responsabilità di continuare a erogare questo diritto e si uniformeranno con l'interpretazione rigida al dispositivo del blocco della spesa emesso dalla sezione regionale della Corte dei Conti, faremo una delibera di giunta, su mia proposta, con cui diremo che il buono pasto deve essere garantito e agiremo così ogni volta che non si vorranno garantire determinati servizi che equivalgono a diritti insopprimibili». «Comprendo perfettamente - sottolinea all'Ansa - le preoccupazioni dei dirigenti e anche la fondatezza giuridica delle argomentazioni a fondamento. Questo è uno degli effetti nefasti e negativi del provvedimento della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Campania che troviamo assolutamente ingiusto».

Secondo de Magistris, «l'interpretazione rigida del dispositivo, per un Comune che non ha spesa discrezionale, causa una crisi nell'erogazione dei servizi, nel funzionamento già complicato di una città che per vincoli normativi e finanziari, per debiti ingiusti del passato fa già difficoltà a reggere nella tenuta dei servizi e dei diritti di rilevanza costituzionale che devono essere tutelati secondo il sistema legislativo. Il provvedimento della Corte dei Conti incide sulla carne viva della città». «La politica, la Costituzione, i diritti e la giustizia - ha concluso - non si possono piegare a interpretazioni non costituzionalmente orientate e se si continua così saremo condotti alla completa paralisi con ricadute anche sulla città di Napoli»
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