La Cisl Funzione Pubblica della Campania ha promosso un presidio a palazzo Santa Lucia per la stabilizzazione dei precari, a partire dagli oltre 1.850 borsisti che hanno superato la preselezione e la prova scritta al cosiddetto «concorsone», per il quale il recente decreto legge 44 ha annullato la prova orale prevedendone un'altra scritta per semplificare le procedure soprattutto in questo periodo di emergenza. Soluzione che trova nettamente contraria la Cisl. Il segretario generale della categoria Lorenzo Medici lo ribadisce a chiare lettere sostenendo che «sono rimasti in 1850 su 140 mila partecipanti, e non ha alcun senso sottoporli ad ulteriori esami perché hanno abbondantemente completato il percorso per entrare nei ruoli organici della pubblica amministrazione. A fine maggio termineranno anche il tirocinio, durante il quale sono stati sottoposti ad ulteriori test, con il project work finale. Non devono fare altro».
Ma c'è l'ostacolo del decreto. «Che - aggiunge Medici - non ha raggiunto l'obiettivo di semplificare alla luce dell'emergenza in atto e dei bisogni non più procrastinabili che hanno gli enti locali, con carenze organiche spaventose.