«Condividiamo la necessità di prevenire assembramenti ed ogni forma di comportamento che potrebbe facilitare la diffusione del contagio, chiediamo però di valutare l'opportunità di modificare alcune disposizioni, che risultano estremamente penalizzanti per le attività turistiche ed al tempo stesso appaiono assai poco significative dal punto di vista del contenimento del contagio».
Così Massimo Di Porzio, presidente Fipe-Confcommercio Campania, in una lettera indirizzata al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e all'assessore Antonio Marchiello. «Ci riferiamo in particolare - spiega Di Porzio - al divieto generalizzato di consumo di cibi e bevande per l'intera giornata dal 23 dicembre al 1° gennaio, che di fatto impedisce anche il consumo immediato di gelati e prodotti di pasticceria e rosticceria, penalizzando le migliaia di attività che si basano su questo genere di consumi d'impulso e che non possono essere certamente classificate tra quelle a rischio di provocare assembramenti.
Un tale divieto crea difficoltà anche ai tanti turisti che attraverseranno la nostra regione durante le feste, per i quali l'assaggio delle nostre specialità di pasticceria, gelateria e street food tradizionale è una tappa imprescindibile».
Chiediamo pertanto di rivedere tali misure, superando il divieto generalizzato ed individuando nell'ordinanza gli orari ed i giorni maggiormente a rischio di assembramenti in modo da non penalizzare inutilmente migliaia di imprese già provate dagli effetti della pandemia e la nostra stessa immagine turistica», conclude Di Porzio.