Consigliere regionale aggredito a Napoli: Borrelli pestato da uomini e donne al San Giovanni Bosco, tre fermi

Consigliere regionale aggredito a Napoli: Borrelli pestato da uomini e donne al San Giovanni Bosco, tre fermi
Sabato 29 Agosto 2020, 15:51 - Ultimo agg. 30 Agosto, 10:51
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Stava raccontando con una diretta Facebook l'allontanamento dal parcheggio dell'ospedale San Giovanni Bosco dei parcheggiatori abusivi quando è stato accerchiato da due donne e da due uomini. Il consigliere dei Verdi alla Regione Campania, Francesco Emilio Borrelli, è stato aggredito questa mattina a Napoli: «Pubblichiamo noi queste immagini poiché, in questo momento, Francesco è al pronto soccorso. È stato brutalmente aggredito al San Giovanni Bosco, un'aggressione senza precedenti. Vi terremo aggiornati sulle sue condizioni», ha scritto il suo staff su Facebook. Sulla pagina tre video raccontano i momenti dell'aggressione. Alla fine della diretta il politico è stato avvicinato da quattro persone: la trasmissione si è interrotta ed è ripresa qualche istante dopo, quando l'assistente del consigliere è riuscito a riprenderla grazie all'intervento di alcune guardie giurate che hanno cercato di trattenere gli aggressori. Borrelli, a terra sotto choc, dolorante e insultato dai quattro, ha chiesto l'intervento della polizia prima di recarsi al pronto soccorso per le ferite al volto. 

Tre persone sono state fermate dalla polizia in seguito al vergognoso pestaggio. I tre, tutti residenti a Napoli, sono stati identificati dagli agenti dell'ufficio prevenzione generale e trasferiti in Questura dove sono stati denunciati per lesioni personali, danneggiamento e minacce. Sulla base di video e testimonianze, la polizia non esclude che ci sia almeno un quarto responsabile dell'aggressione e prosegue le indagini.

 


«Siamo stati vittime di un agguato. Mentre documentavamo la situazione attuale del San Giovanni Bosco, liberato dagli abusivi grazie alle nostre battaglie, siamo stati improvvisamente attaccati. Hanno scaraventato a terra Borrelli riempiendolo di pugni e calci in faccia e allo stomaco. Come si può notare anche dai video, uno degli aggressori ha afferrato la testa di Borrelli e cercato di spezzargli l’osso del collo per ammazzarlo, una scena agghiacciante. Una “signora” ha anche esplicitamente menzionato l’intenzione di ammazzarlo. Hanno poi colpito con violenza me e un altro attivista presente. Solo l’intervento delle guardie giurate ha evitato il peggio. Uno di loro, riuscito a svignarsela, s'è messo in auto per poi ritornare e aggredirmi mentre filmavo. Un’aggressione di una violenza inaudita, da veri vigliacchi quali sono. Ci hanno pure distrutto i cellulari» ha raccontato Gianpaolo Massaroli, vittima dell’agguato.

«Voglio ringraziare il prefetto Marco Valentini che mi ha subito contattato dopo l’accaduto - ha detto il consigliere Borrelli - ma soprattutto voglio dire grazie alle guardie giurate intervenute per fermare gli aggressori. Senza il loro intervento non so se me la sarei cavata con “solo” una frattura delle ossa nasali e un trauma cranico. Mi dispiace tantissimo per due di loro che sono rimasti feriti per fermare quelle belve. Uno, purtroppo, ha riportato una micro frattura al mignolo: a lui tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà. E un grande grazie va anche a tutto il personale medico che ci ha soccorso in maniera impeccabile».

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Solidarietà a Borrelli è stata espressa da Angelo Bonelli, coordinatore nazionale dei Verdi, che ha chiesto al ministro degli Interni Luciana Lamorgese di garantire l'incolumità dello stesso consigliere regionale candidato alle prossime regionali con la lista Europa Verde Campania. «Il ministro - ha spiegato Bonelli - mi ha assicurato telefonicamente che prenderá provvedimenti e che ha giá attivato il prefetto di Napoli». Solidali anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, a nome dell’amministrazione comunale, e dal presidente dell'Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.

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