È appeso a un filo il sindaco Luigi de Magistris e potrebbero essere decisivi i voti dei caldoriani di Forza Italia per l'approvazione del bilancio. Nel senso che se gli azzurri non venissero proprio in Aula darebbero una grossa mano agli arancioni sotto il profilo numerico. L'ex governatore - questo trapela - ne fa un ragionamento politico. Per Caldoro mandare a casa oggi de Magistris significherebbe mettersi a traino del Pd e fare un favore al governatore Vincenzo De Luca. Inoltre, mandare la città in bancarotta darebbe un ulteriore colpo all'economia già in grosso affanno per l'emergenza Covid. Tant'è per de Magistris mai come questa volta è davvero complicato uscirne indenne. Perché addirittura non venire in Consiglio domani potrebbe avvantaggiare l'ex pm? Perché al momento maggioranza e opposizione sono ferme a quota 17 voti e basta che un solo esponente di Fi si assenti per creare lo squilibrio a favore del sindaco. In questo senso l'osservato speciale è Salvatore Guangi. Un pareggio - a oggi - che ha dell'incredibile. Mentre 3 sono i consiglieri che devono ancora decidere come comportarsi in Sala dei Baroni. Si tratta di Anna Ulleto, Maria Caniglia e Fulvio Frezza.
Incluso il sindaco il Consiglio comunale si compone di 41 consiglieri.
Un caso a parte sono Maria Caniglia e Fulvio Frezza. Entrambi eletti con de Magistris, che però hanno mollato pur non passando all'opposizione. Sulla Caniglia si sta tentando di fare opera di persuasione, la giovane consigliera è in fase di riflessione. Frezza vicepresidente del Consiglio regionale e neoeletto in Regione nelle liste di De Luca è entrato anche nell'ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Nella seduta di martedì ha votato con la maggioranza cosa farà domani? Il suo gruppo, «Più Europa» quello con il quale è stato eletto in Regione oggi dovrà prendere una posizione, questo trapela. Frezza però su di una cosa è sicuro: «Non voterò a favore di questo bilancio» dice. Su di lui c'è il forte pressing del governatore perché faccia cadere de Magistris. E nella sostanza basta che uno dei tre incerti voti contro il bilancio per far finire l'esperienza politica di Magistris. Si diceva delle variabili. Se giovedì de Magistris ce la fa allora arriverà a fine mandato. Altri scogli non ce ne sono. Ma se non passa il bilancio, il giorno dopo arriva la diffida della Prefettura. Palazzo di Governo darà i 20 giorni al sindaco, cioè approvare l'atto entro il 3 dicembre, se ciò non accadrà arriverà il commissario e si scioglie il Comune. L'opposizione a ranghi uniti ha comunque più voti degli arancioni ecco perchè il destino del sindaco sembra segnato. E a questo punta la coordinatrice di Iv Graziella Pagano: «C'è la possibilità di mandare a casa de Magistris con un dato politico chiaro per questo invito tutte le opposizioni a restare in Aula».