Ultima chiamata per le opposizioni. Il sindaco de Magistris a poche ore dalla seduta del Consiglio comunale sul bilancio lancia l'ultimo appello alle forze di minoranza in aula. Sarà un'assise cittadina, quella di oggi convocata alle 10 alla Sala dei Baroni, da vivere con il fiato sospeso fino alla fine, ma l'ex pm si dice «ottimista». La maggioranza può contare su 19 voti favorevoli, compreso il primo cittadino, l'opposizione su 16 contrari. Restano fuori gli indecisi, uno dei quali, Troncone del gruppo misto, non sarà presente. Mimmo Palmieri (Napoli popolare), in odore di passare in Fi, potrebbe uscire dall'aula, favorendo gli arancioni, mentre Anna Ulleto potrebbe votare a favore. Nel caso in cui fosse necessario un altro voto per scampare la debacle non è da escludere che lo stesso Palmieri voti sì. In caso di parità invece, il documento economico verrà bocciato, con l'effetto immediato dello scioglimento di giunta e Consiglio e l'arrivo di un commissario di governo.
Saranno decisivi, in un senso o nell'altro, i tre consiglieri di Forza Italia: Stanislao Lanzotti, Salvatore Guangi e Armando Coppola, che subentrerà questa mattina alla dimissionaria Mara Carfagna.
Ed è proprio all'ex governatore della Campania che si è rivolto ieri de Magistris: «Ho molto apprezzato le parole di Caldoro - ha rimarcato il primo cittadino in un'intervista a Canale 21 -. Credo che siano parole responsabili che vanno nella direzione di chi non vuole far commissariare la città e provocare spallate dirette politicamente dall'esterno». Riferendosi a Palazzo Santa Lucia. «Credo che alla fine in Consiglio prevarranno il senso di responsabilità, il buon senso, l'interesse pubblico e l'amore per Napoli» ha aggiunto de Magistris che, una volta incassato il sì al documento contabile, non ha escluso che si possa aprire «una fase nuova perché - ha incalzato - non sarà un voto neutro: ci sarà chi voterà per dare la spallata e chi invece per difendere la città. Non sarà solo una questione di numeri ma politica».