Consiglio comunale di Napoli, de Magistris sempre più isolato: anche la Sinistra lo saluta

Consiglio comunale di Napoli, de Magistris sempre più isolato: anche la Sinistra lo saluta
di Luigi Roano
Venerdì 22 Gennaio 2021, 11:00
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L'appuntamento è in Sala dei Baroni alle 10, ma chi ci sarà nella storica Aula per consentire i lavori del Consiglio comunale? Atteso che il sindaco Luigi de Magistris non ha più una maggioranza in soccorso dovrebbero arrivare le opposizioni «per senso di responsabilità» e anche perché ci sono da fare nomine importanti, ci saranno anche per l'Assemblea cittadina i «costruttori» o i «responsabili»? La realtà è che la Sinistra ha definitivamente mollato de Magistris. Dopo l'ultimo rimpasto - e la candidatura a presidente della Regione in solitaria - lo strappo sembra difficilmente ricucibile. In Consiglio la spinta trasversale nel chiedere le dimissioni del sindaco si fa sempre più forte e presto questa spinta avrà dei volti, dei nomi e dei cognomi. Tanto - questo il ragionamento - il commissario è stato scongiurato, il neovicesindaco Carmine Piscopo - nominato da de Magistris - farebbe il facente funzione, tanto vale lasciare più libertà a chi continuerà a frequentare il palazzaccio di Piazza Municipio. Così magari potrebbe aprire prospettive diverse per chi farà campagna elettorale a Napoli per le comunali. Una spinta - quelle delle dimissioni - che arriva anche dalla Calabria. Dove anche i possibili alleati dell'ex pm fanno trapelare che fare il sindaco di Napoli e il candidato in una regione difficile come la Calabria non è esattamente entusiasmante se la si vede dal lato dei calabresi. Per ora de Magistris non si scompone. «Un anno fa - spiega - alle regionali in Calabria ha votato poco più del 40% in una terra che ha già pochi abitanti, complessivamente meno di 2 milioni. Questa è la sfida più bella, quello è l'impegno: far partecipare». La sostanza è che l'ex pm per fare questo deve stare a tempo pieno in Calabria, vedremo come si regolerà al riguardo nei prossimi giorni. Torniamo al Consiglio comunale. «Con loro, gli arancioni - racconta Mario Coppeto il capogruppo di Sinistra in Comune - non c'è futuro. Vedremo stamane che succede in Aula. A me piacerebbe parlare del presente non del futuro del sindaco, le cui scelte rischiano di spaccare la sinistra. Vorrei parlare dei problemi della città, magari parlare dei tempi della città. Dove tutti scendono alle 7 del mattino e le attività si fermano contemporaneamente alle 19,30 con il grosso rischio di assembramenti, giusto per fare un esempio. Poi del welfare che da Napoli è sparito dopo l'uscita della Buonanno». Se si aggiunge il no alla candidatura a sindaco di Alessandra Clemente del quale Coppeto ha abbondantemente parlato anche con il sindaco il quadro è completo. Sulla Clemente torneremo più avanti visto che con il sindaco ormai in Calabria la sua strategia da candidata sembra cambiare e più orientata al dialogo. De Magistris infatti - questa la sensazione - anche se non dovesse essere eletto presidente sembra disposto a restare in Calabria anche come consigliere regionale.

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Oggi all'ordine del giorno del Consiglio comunale ci sono provvedimenti seri soprattutto nomine: il subentro di Alfonso Merolla a seguito della nomina ad assessore di Marco Gaudini, l'elezione del Vicepresidente del Consiglio Comunale dopo che Fulvio Frezza è stato eletto in Regione e soprattutto la nomina dei componenti della «Commissione Locale per il Paesaggio».

Quindi la designazione di un rappresentante del Comune nel Cda del Convitto Nazionale «Vittorio Emanuele II». Il rebus delle presenze in Consiglio è politico, e un accordo comn le opposizioni lo si può trovare solo sulle nomine alla Commissione paesaggistica. Organismo importantissimo dal quale passano tutte le pratiche per aprire i cantieri, nel senso che si danno i pareri di conformità alle regole urbanistiche. Sullo sfondo il mondo delle imprese è in rivolta perchè senza Commissione paesaggistica le pratiche non si sbloccano e di cantieri se ne aprono sempre di meno.

Questa volta l'assessora Clemente sul monopattino che ama utilizzare per spostarsi in città, ha messo la quinta e ha puntato dritta verso lidi politici a oggi avversari del sindaco cioè ha puntato sui grillini e sui dem. La si può ascoltare con le proprie orecchie se si va sulla sua pagina fb. Toni concilianti, non rancorosi, morbidi come un guanto di velluto. E se si ha qualche dubbio si può anche ricorrere alla moviola e riascoltarla all'infinito. «Io sono in campo per risolvere i problemi di Napoli e sono aperta al dialogo con Pd e M5S, la mia non è una candidatura di chiusura». E ancora: «Ho sempre amato i meetup e il Pd è stato sempre un punto di riferimento attraverso persone come Paolo Siani». Pd - dunque - un modello da seguire chissà de Magistris cosa ne pensa.

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