Consiglio comunale di Napoli, gran galà nella sala dei baroni: la carica dei 40 consiglieri

Consiglio comunale di Napoli, gran galà nella sala dei baroni: la carica dei 40 consiglieri
di Valerio Esca
Sabato 13 Novembre 2021, 09:00 - Ultimo agg. 14 Novembre, 08:11
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L'esercito dei 40 al battesimo dell'aula. Il via alla consiliatura targata Gaetano Manfredi arriva tra un esercito di selfie, messe in piega impeccabili e abiti da gran galà. Tanta l'emozione per le new entry (più di 25 sono nuovi alla solenne aula del Maschio Angioino), molti dei quali accompagnati da parenti e amici, come in una grande festa di paese. Assente invece la first lady Cettina del Piano e Sveva, la figlia del primo cittadino. Se è vero che la prima volta non si scorda mai, molti degli eletti non dimenticheranno facilmente la giornata di ieri. Per l'occasione quasi tutti hanno sfoggiato l'abito della domenica, quello buono delle cerimonie. Strano per chi lo conosce vedere Aniello Bobò Esposito, neocapogruppo del Pd con l'abito classico. Per ricordare un Bobò in giacca e cravatta bisogna tornare al primo Consiglio comunale del 2016 e prima ancora del 2011. Da quest'oggi l'abito si può riporre nell'armadio, in attesa della prossima consiliatura. Il suo intervento si è concluso così: «Forza Manfredi e forza Napoli come diciamo allo stadio».

Emozionato Catello Maresca, che per la prima volta siede dietro i banchi del Consiglio. È l'unico consigliere comunale ad avere un gruppo personalizzato, che porterà il suo stesso nome. Siamo sicuri che non si tratti di un'azione autoreferenziale, ma di continuità con il percorso elettorale intrapreso quattro mesi fa. Antonio Bassolino, che conosce meglio di tutti l'aula del Consiglio, ha deciso di occupare quello che una volta era il banco in cui sedeva Gino Bertoli. Messa in piega impeccabile per Alessandra Clemente, che ha aderito al gruppo Misto è decisa a portare avanti il suo percorso politico: «Sarebbe un errore disperdere il lavoro amministrativo di questi anni». Immancabile invece il panciotto del consigliere Nino Simeone, che sarà il capogruppo di Napoli libera. 

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Per la prima volta in aula mister preferenze, Gennaro Acampora (Pd), che ha vissuto una doppia emozione. In quanto più votato in città tra i consiglieri comunali, 4.380 preferenze, ha dovuto prendere in mano le redini dell'assemblea cittadina guidando la seduta fino all'elezione della presidente Enza Amato. Tra i consiglieri, nel gruppo del M5S, siedono 4 volti nuovi su 5: il vigile del fuoco Salvatore Flocco, la curatrice dello zoo, che ha scelto un abito di colore verde, Fiorella Saggese, Gennaro Demetrio Paipais e Flavia Sorrentino, che con de Magistris era la responsabile dello sportello «difendi la città». Il loro capogruppo sarà il navigato Ciro Borriello, che ha scelto l'abito chiaro da vecchio compagno di Barra.

 

Pochette esplosiva, color rosso porpora, per Carlo Migliaccio, vecchia conoscenza dell'assemblea cittadina: consigliere comunale nel 1993 e nel 2006 con i Popolari-Udeur. La pochette di Migliaccio, eletto con Centro democratico e che ha aderito al gruppo Napoli mediterranea, riporta alla mente la rosa che fuoriusciva dal taschino della giacca nera di Marlon Brando nel Padrino parte prima. Ha rinunciato al vestito della domenica Rosario Andreozzi (Napoli solidale-Europa Verde), che ha preferito mantenere uno spirito operaio. Spicca invece Sergio Colella, che indossa doppia mascherina, più occhialini e visiera da saldatore. «Ci dobbiamo difendere dal Covid vista la situazione» dice Colella del gruppo Manfredi sindaco. Torna in aula l'avvocato anti-movida Gennaro Esposito, consigliere nella prima era de Magistris. A sorpresa nel pomeriggio è passato a salutarlo il figlio, ma soprattutto il fidato amico a 4 zampe. Si tratta di un Amstaff di 7 anni di nome Gaetano, non in onore del sindaco Manfredi. Al suo esordio anche Annamaria Maisto, del gruppo Azzurri-Noi Sud-Napoli Viva, con al seguito il compagno Gabriele Mundo, ex consigliere comunale, che ha vestito i panni del suggeritore durante la votazione finale della commissione elettorale.

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