Alla fine, dopo mesi di stallo, vengono nominati i vertici delle commissioni regionali speciali. Anche se i veleni non si fermano. Tra la Lega che accusa il governatore De Luca per «un'inaudita invasione di campo» perché avrebbe messo veti su alcuni nomi e i veleni della grillina Muscarà perché estromessa, ieri mattina, dalla commissione Trasparenza.
Dopo quasi 5 mesi dal voto, ieri vengono insediate le cosiddette commissioni di controllo. Alla Trasparenza va Nunzio Carpertieri per Fdi, all'Anticamorra il leghista Giampiero Zinzi mentre alle Aree interne e Innovazione vanno due grillini: rispettivamente Michele Cammarano e Gennaro Saiello.
«Solo grazie al senso di responsabilità della Lega, unita e compatta, di fronte a quella che riteniamo una inaudita invasione di campo da parte del presidente De Luca, sono state votate le Commissioni speciali. Con la disponibilità del capogruppo regionale Gianpiero Zinzi, al quale auguriamo buon lavoro, alla Lega va la presidenza della Commissione Anticamorra», attacca il coordinatore regionale del Carroccio Valentino Grant. Che aggiunge: «Superiamo una fase di stallo che durava da oltre due mesi per ingerenze senza precedenti da parte del governatore, su scelte discrezionali, quali la designazione dei propri rappresentanti nelle commissioni speciali, che da sempre spettano a ciascun partito. Per questo chiederemo l'intervento della Consulta di garanzia statutaria per far luce sui metodi adottati». Spaccati invece i grillini. Con la Muscarà, in polemica con i suoi colleghi di partito, che accusa di essere stata estromessa: «Non voto presidenti di commissione di Lega, Fi o Fdi». Cerca invece di ricompattare il gruppo la parlamentare grillina Anna Bilotti: «In commissione Aree interne c'è molto da lavorare».