Conte a Napoli, l'appello dei sindacati: vieni alla Whirlpool

Conte a Napoli, l'appello dei sindacati: vieni alla Whirlpool
di Luigi Roano
Martedì 18 Giugno 2019, 07:07 - Ultimo agg. 09:31
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«Vieni alla Whirlpool e incontra gli operai». È l'appello che Cgil, Cisl e Uil unitariamente lanciano al premier Giuseppe Conte che oggi sarà in città. Una mezza giornata napoletana condita da tre appuntamenti istituzionali, di cui due nell'area orientale dove insiste la fabbrica delle lavatrici. La sua auto blu incrocerà gli sguardi di 420 operai che rischiano seriamente il lavoro. Qui Conte potrebbe - il condizionale è d'obbligo - rompere il protocollo ufficiale e fermarsi al presidio delle maestranze. Il pressing di Cgil, Cisl e Uil in questo senso è forte e a lui i sindacati stessi hanno indirizzato una lettera aperta sul tema del lavoro che non c'è ma soprattutto sulle politiche del Governo ritenute «insufficienti per il Sud, non basta l'assistenza» scrivono i sindacati. Sullo sfondo c'è il fantasma dello sciopero nazionale proclamato dalle parti sociali. Sabato a Reggio Calabria ci sarà la manifestazione unitaria - con Napoli protagonista - e proprio da lì lo sciopero generale potrebbe prendere forma e sostanza.
 
L'analisi di Cgil, Cisl e Uil firmata dai tre segretari Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati dipinge un quadro fosco e mette in evidenza le preoccupazioni del mondo del lavoro: «Al primo ministro - scrivono - vogliamo lanciare un messaggio forte e chiaro: i lavoratori di Napoli, capitale storica del Mezzogiorno, chiedono che si arresti il suo declino produttivo, con politiche industriali adeguate e con un nuovo ruolo dello Stato. Whirlpool e la sua lotta sono le nostre frontiere ma occorrono risposte anche sul futuro di Fca e Fincantieri». Per questi motivi i sindacati chiedono al Governo di «arrestare la deriva scellerata avviata con le ipotesi di autonomia differenziata dalle Regioni, di restituire finanziamenti adeguati ai Comuni per le loro politiche sociali, per i loro servizi essenziali, per il trasporto pubblico, per la sanità recuperando risorse da una vera lotta all'evasione fiscale e all'economia sommersa, rafforzando la progressività delle imposte a favore dei redditi più bassi da pensione e da lavoro dipendente». Quindi concludono con una critica più politica: «Il progetto di flat tax - secondo Cgil, Cisl e Uil - è l'esatto contrario di tutto ciò, poiché è socialmente iniquo e foriero di allargare le distanze territoriali distribuendo i maggiori benefici al Nord in termini di minori imposte e i maggiori danni al Sud in termini di minori risorse per i servizi. Dalle risposte che avremo a queste richieste, si valuterà l'azione del Governo e le nostre scelte di mobilitazione».

Al netto del caso Whirlpool Conte oggi alle 9 sarà alla «Cisco Academy e Apple Developer Academy» di San Giovanni a Teduccio per intervenire alla cerimonia di consegna dei diplomi. Alle 11,15 è previsto un suo discorso al convegno «Dal Sud per l'Italia: cultura, economia, innovazione. Quale futuro?» in Villa San Felice di Monteforte in viale Gramsci. Infine di nuovo nell'area orientale presenzierà al «Rapporto sul quartiere Napoli Est» con il giornalista Sandro Ruotolo. Nella sede della Onlus «Oasi Figli in Famiglia» di via Ferrante Imparato. L'arrivo del premier Conte in città non è solo un'occasione per i sindacati per dare un segnale al Governo. Perché in tutti e tre gli appuntamenti istituzionali - per esempio - sarà presente il sindaco Luigi de Magistris. Un marcamento a uomo strettissimo quello dell'ex pm, che spera di avvicinare il premier per qualche minuto e consegnargli il dossier Napoli che non è solo la Whirlpool. De Magistris proverà a chiedere al premier misure per la capitale del Sud a iniziare dal cosiddetto debito storico battendo sul tasto che per «Roma si fanno leggi ad hoc». Il governatore Vincenzo De Luca ha assicurato la sua presenza al convegno sul Sud. Ma non è affatto escluso che De Luca, per esempio, alle Apple possa farsi vedere. Insomma Conte anche oggi dovrà fare un buon esercizio di ascolto con ossi duri almeno quanto i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
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