Contratto istituzionale di sviluppo Vesuvio Pompei Napoli: Cgil, Cisl e Uil chiedono ai sindaci maggiore presenza

Contratto istituzionale di sviluppo Vesuvio Pompei Napoli: Cgil, Cisl e Uil chiedono ai sindaci maggiore presenza
Martedì 11 Gennaio 2022, 12:41
3 Minuti di Lettura

Si è svolto ieri l’incontro tra i sindaci del territorio e Cgil Cisl e Uil sul Contratto Istituzionale di SviluppoVesuvio, Pompei, Napoli”. All’invito dei sindacati hanno risposto i primi cittadini di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia, Vincenzo Ascione e Gaetano Cimmino, e l’amministrazione comunale di Pompei rappresentata dall’assessore all’urbanistica Raffaella di Martino. Ha partecipato anche il consigliere regionale, responsabile per la regione Campania del progetto Grande Pompei, Mario Casillo.

Tanti i temi sul tavolo, tra cui la richiesta dei sindacati di utilizzare il metodo del confronto e della partecipazione per coinvolgere le organizzazioni e la cittadinanza nella progettazione e nell’attuazione degli interventi. L’incontro è stato introdotto da Gianluca Torelli, responsabile della Cgil per l’area Torrese Stabiese, che ha riassunto le proposte formulate unitariamente dal sindacato.

Video

In primis la proposta, accolta con favore da tutti i partecipanti, di ripetere con cadenza regolare questi incontri, dando vita a una “cabina di regia” che accompagni la progettazione e l’esecuzione degli interventi con fondi del Cis e del Pnrr, e che coinvolga attivamente non solo le organizzazioni sindacali, ma anche associazioni e realtà del territorio.

I sindacati hanno già annunciato che convocheranno, tra poche settimane, un incontro analogo, allargando l’invito anche all’unità Grande Pompei.

Al centro dei temi posti dal sindacato, l’attenzione verso il lavoro e le ricadute occupazionali, la legalità e la regolarità degli appalti, la necessità di investire sulla transizione ecologica e sulla sostenibilità ambientale e sociale. Per il sindacato, le risorse disponibili nei prossimi anni rappresentano un’opportunità da non perdere per superare le criticità urbanistiche del territorio, ma anche per disinquinare il fiume Sarno e affrontare la sfida del rilancio del turismo dopo la pandemia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA