Covid, De Luca: «In Campania 140mila vaccini Astrazeneca e tutto tranquillo. Rt all'1,65, dobbiamo stare attenti»

Covid, De Luca: «In Campania 140mila vaccini Astrazeneca e tutto tranquillo. Rt all'1,65, dobbiamo stare attenti»
Venerdì 19 Marzo 2021, 15:17 - Ultimo agg. 22:53
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«So che c'è un elemento ancora di preoccupazione su Astrazeneca, ma dobbiamo procedere usando la ragione. Astrazeneca non interviene sulla catena genetica, non succede assolutamente niente. Andiamo a vaccinarci con grande tranquillità e con grande serenità perché, oltre che i milioni di cittadini che si sono già vaccinati con Astrazeneca in altre parti del mondo, da noi in Campania abbiamo fatto 140mila somministrazioni e tutto è assolutamente tranquillo». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso di una diretta Facebook. «Vi invito ad andare rapidamente a vaccinarvi, a cominciare da oggi pomeriggio», ha aggiunto De Luca.

«La situazione della Campania oggi è delicata.

Nella settimana dal 1° al 7 marzo l'indice Rt regionale era dell'1,5, nella settimana dall'8 al 14 marzo è dell'1,65» ha proseguito il governatore. «Dobbiamo stare attenti - ha aggiunto - perché siamo la regione più a rischio, perché abbiamo la maggiore densità abitativa d'Europa, oltre che d'Italia. Quindi la facilità di trasmissione del contagio, soprattutto delle ultime varianti, è grande, e non possiamo scherzare o sottovalutare. Quello che dobbiamo decidere, dobbiamo deciderlo, perché il primo valore è la vita da difendere».

«Abbiamo fatto una verifica sulla possibilità di vaccinare i ragazzi sopra i 16 anni, perché questo avrebbe consentito di aprire le scuole. L'unico vaccino che si può somministrare è Pfizer, che però per le dosi limitate che abbiamo deve essere utilizzato per personale sanitario e pazienti fragili, cioè a cui dobbiamo salvare la vita. Quando dovesse essere disponibile un vaccino anche per i ragazzi, noi daremo priorità alla vaccinazione su tutto il mondo della scuola, docenti, non docenti e alunni» ha sottolineato il presidente. «Capiamo benissimo che le scuole chiuse sono un problema. A volte diventa obbligatorio prendere un tipo di decisione, ma siamo pienamente consapevoli che è un problema per le famiglie e per i ragazzi. Faremo di tutto per aprire quanto prima possibile, ma in condizioni di sicurezza. Abbiamo oggi anche in Campania qualche ragazzo che è in terapia intensiva, 16 o 18 anni, bisogna capire che parliamo di situazioni delicate», ha aggiunto De Luca.

«In Campania abbiamo vaccinato 633mila persone con la prima dose e altre 211 mila con la seconda dose. Dobbiamo arrivare a 4 milioni e 600 mila prime dosi entro la fine dell'anno per essere fuori dal calvario. Inoltre abbiamo completato la seconda dose per tutto il personale ospedaliero, un risultato strategico per avere ospedali sicuri». Sono alcuni dei numeri snocciolati. Riferendosi alle varie categorie De Luca ha spiegato: «Abbiamo iniettato la prima dose al 73% degli over 80, circa 120 mila persone. Altri 63000 hanno avuto la seconda dose. Per quanto riguarda le forze dell'ordine abbiamo vaccinato il 73%, circa 20 mila persone. E siamo partiti con i pazienti fragili e gli ultra settantenni tra i 70 e i 79 anni con 2000 persone già vaccinate. Per i fragili - ha detto - contiamo sulla collaborazione dei medici di famiglia ai quali chiediamo forte mano per vaccinare in tempi rapidi la categoria. Poi ci sono quelli con disabilità grave ai sensi della legge 104. Questa seconda categoria graverà essenzialmente su strutture pubbliche. Noi dobbiamo dare una corsia preferenziale alle due categorie che insieme rientrano nei fragili». 

«Ho mandato ieri una lettera al commissario Figliuolo perché abbiamo subito il mercato nero dei vaccini. La Regione Campania deve avere, in relazione alla popolazione campana, 106mila vaccini in più» ha continuato il governatore. «Ho chiesto al commissario e al ministro della Salute - ha spiegato De Luca - di ripristinare nel mese di aprile una distribuzione equa dei vaccini. La popolazione campana rappresenta il 9,6% della popolazione italiana, noi dobbiamo avere il 9,6% dei vaccini, nulla di più o di meno. Ad oggi, in relazione alla nostra popolazione, abbiamo 126mila vaccini in meno. Abbiamo avuto 30mila vaccini in meno rispetto all'Emilia Romagna, molti in meno rispetto al Lazio, la Lombardia ha più del doppio dei vaccini che ha avuto la Campania, il Piemonte ha avuto gli stessi vaccini della Campania con un milione e mezzo di abitanti in meno«. De Luca ha spiegato che »abbiamo accettato il criterio della popolazione più anziana, ma con l'intesa che ad aprile si sarebbe ripristinato il criterio un cittadino, un vaccino. Ho chiesto al commissario di essere rigorosi e di completare ad aprile la distribuzione equa, rapportata cioè alla percentuale di popolazione, fra tutte le regioni. E lo chiederemo anche rispetto alle tipologie diverse di vaccino, anche su questo c'è stata una sperequazione».

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