Fase 2 in Campania, De Luca cambia strategia: meno contagi, più aperture

Fase 2 in Campania, De Luca cambia strategia: meno contagi, più aperture
di Adolfo Pappalardo
Lunedì 11 Maggio 2020, 23:22 - Ultimo agg. 12 Maggio, 12:46
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Entro domani saranno pronti i protocolli di sicurezza per i diversi settori, elaborati dai vari comitati tecnico-scientifici di concerto con l’Inail e il ministero della Salute. Subito dopo tra giovedì o venerdì ogni Regione, una volta recepiti, prenderà le sue decisioni. Non prima, ovviamente, di essersi interfacciato con il ministero retto da Speranza. Una linea unica e comune a tutte le regioni concordata ieri durante la Conferenza Stato Regioni a cui, oltre ai vari governatori, ha partecipato il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Affari regionali Boccia. Una linea su cui vuole attenersi a questo punto anche palazzo Santa Lucia senza concedere né accelerazioni, né restrizioni o temporeggiamenti. Sempre che, ovviamente, la curva dei contagi rimanga stabile e non inizi a risalire. 

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Restano fuori per il momento i cinema, i teatri, i concerti, le palestre e le piscine, tutte attività per le quali il rischio di assembramento è ancora troppo alto ma ieri sera è emerso come da lunedì potranno aprire anche ristoranti e barbieri. Con quest’ultimi che ieri, durante un incontro in Regione (oggi tocca ai titolari degli stabilimenti balneari), avevano avuto rassicurazioni come in Campania si sarebbe data un’accelerata alla categoria, anche in deroga alle norme nazionali. Ma il governo ci ha già pensato e per lunedì è prevista la riapertura.  Al termine dell’incontro con le associazioni di categoria di barbieri, parrucchieri e centri estetici, l’assessore regionale alle Attività produttive, Antonio Marchiello, si dice fiducioso, a patto che in questi giorni la curva dei contagi non faccia registrare nuovi picchi. «C’è stato un clima molto positivo gli operatori del settore hanno garantito il massimo rispetto delle precauzioni, anche perché si tratta di professioni che già prima del Covid aveva una grande attenzione all’aspetto sanitario. I rappresentanti delle associazioni di categoria insistono ed evidenziano come, in questi mesi di chiusura, c’è stato un netto incremento degli abusivi. Riaprendo i locali commerciali, fanno notare, si può invece ridurre sensibilmente il fenomeno e scoraggiare la richiesta e l’offerta di trattamenti a domicilio. Ora la task force regionale valuterà le indicazioni emerse durante il confronto di ieri mattina e preparerà il regolamento con le norme da rispettare al momento della riapertura. Nel vademecum ci saranno sicuramente la sanificazione frequente dei locali, l’utilizzo delle mascherine e del materiale monouso. Almeno nella prima fase, infine, si lavorerà solo su appuntamento e sarà richiesto l’accesso di un cliente alla volta, per evitare assembramenti durante il periodo di attesa. «L’obiettivo della Regione è quello di normalizzare la situazione - sottolinea l’assessore Marchiello - agevolando la ripresa delle attività economiche, dando modo a tutti di riprendere la produzione e l’offerta di servizi. Finché la situazione dei contagi resterà stabile, procederemo in questa direzione». 
 


Questo al netto ovviamente di eventuali curve al rialzo pronte a schizzare in alto. Basta poco, dicono alla Regione, che snocciolano i dati dei flussi di chi è venuto da fuori regione solo in questi ultimi giorni: 20mila persone. E siamo solo all’inizio, aggiungono. Prova ne è anche ciò che è accaduto ieri con il prima via libera per le isole riservato ai proprietari di case o a chi abbia domicilio. Protocolli stringenti, tra prenotazioni 24 ore prima, misurazione della temperatura ed imbarchi solo su traghetti, non sono bastati. Ieri infatti il sindaco di sindaco di Capri Marino Lembo e l’assessore ai Trasporti Paola Mazzina hanno inviato una nota di protesta e denuncia al presidente della Regione Vincenzo De Luca per come sono ripresi gli sbarchi nel porto di Capri ieri mattina, dopo l’entrata in vigore delle ordinanze regionali sugli arrivi sull’isola.  All’arrivo, in contemporanea alle 6.50, di oltre 400 persone, gli accorgimenti previsti dall’amministrazione comunale per mantenere le distanze, a Marina Grande, sono stati vanificati e, secondo il Comune, si sono creati assembramenti che è stato impossibile evitare, nonostante i controlli delle forze dell’ordine.
Il sindaco e l’assessore chiedono quindi un intervento del governatore perché non si ripeta una situazione simile. O altrimenti sono pronti a bloccare gli sbarchi.

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