Coronavirus in Campania, parla De Luca: «Le misure del governo buone ma tardive»

Coronavirus in Campania, parla De Luca: «Le misure del governo buone ma tardive»
Venerdì 27 Marzo 2020, 15:10 - Ultimo agg. 20:13
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All'indomani della polemica con la Protezione civile, il governatore Vincenzo De Luca fa il punto in diretta Facebook. 

 

«Il governo sta facendo un lavoro importante, ha preso misure rigorose che condivido, sanzioni pesanti, ma sarebbe stato più efficace prenderle da subito queste misure. Avremmo impiegato meno tempo e avremmo stressato di meno i cittadini raggiungendo un effetto più tempestivo», ha attaccato il governatore rivendicando di aver anticipato i tempi nell'aver assunto misure più severe, come chiusura parchi e stop dell'attività sportiva all'aria aperta. Ma sia chiaro, ha sottolineato De Luca, «Nessun conflitto con il governo, io parlo chiaro e ho alzato i toni per aiutare i cittadini ma in spirito di collaborazione. Noi siamo solidali con il governo». Lo ha sottolineato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, «io parlo con spirito di collaborazione». «A me basta che mi si dicano cose chiare - ha spiegato - mi si dica con sincerità in tempo utile: guarda che non ce la facciamo. Bisogna che qualcuno parli e ci informi. Lunedì sera eravamo arrivati ad un livello tale di criticità che mancavano le mascherine da destinare agli operatori del 118 - ha detto - abbiamo parlato per questo chiaro e forte consapevoli che non è un problema della Campania ma nazionale. Lo abbiamo fatto con spirito di collaborazione ma non siamo interessati a dare i voti, non siamo legittimati a farlo, ma siamo interessati a risolvere i problemi». 
 

 

È un fiume in piena, il governatore: «Qui in Campania dobbiamo combattere due nemici - ha detto - Il primo è il virus, il secondo sono i portaseccia. Dicansi portaseccia - ha scherzato - i soggetti dotati di poteri oscuri che hanno ereditato, gente che sta male se le cose vanno bene. Avete un tale buco nero tra le le vostre orecchie che non consente l'uscita del pensiero». «Io ho detto che senza forniture eravamo vicino al collasso, loro hanno detto che la Campania è al collasso, non è arrivato alcun collasso».  

E ancora, «in tempo di guerra dobbiamo fare in conti anche con l'emergere di vari gruppi e associazioni che aggravano i problemi. Varia umanità - ha detto il governatore - accomunata dalla tendenza a fare adunate, ammucchiate. In Corea il problema è stato determinato da un'associazione che si chiamava la chiesa del tempio del tabernacolo, un gruppo para religioso che aveva come parola d'ordine 'curarsi è un peccatò. E che vi possano ammazzare, come curarsi è un peccato? Se voi volete evitare il peccato a casa vostra siete liberi ma non potete evitare che la gente vada a curarsi». «Abbiamo avuto l'emergere di varie sette para religiose, predicatori di vario tipo, la chiesa del tempio del sole, la setta del godimento perpetuo che sarebbe anche un programma interessante questo del godimento perpetuo ma mi pare poco realistico e plausibile - ha aggiunto De Luca - varia umanità accomunata dalla tendenza a fare adunate ammucchiate per parlare chi con il Signore chi con Satana, senza mai domandarsi se il Signore ha voglia di ascoltarli».

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