Napoli, manifesti Pd elogiano De Luca,
DeMa: «Indegno far campagna elettorale»

Napoli, manifesti Pd elogiano De Luca, DeMa: «Indegno far campagna elettorale»
Giovedì 7 Maggio 2020, 10:27 - Ultimo agg. 10:55
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«Trovo davvero miserevole che si faccia campagna elettorale in questo momento, quando abbiamo ancora circa 1300 persone in terapia intensiva, migliaia di morti, persone che piangono i loro morti o perché non hanno lavoro o non sanno se dal 18 maggio riusciranno ad aprire i loro negozi».

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Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto a Radio Crc, chiamato a commentare un'immagine pubblicata ieri su Facebook dal Partito democratico con il volto del governatore campano Vincenzo De Luca descritto come «nostro modello di governo dei territori». Secondo de Magistris «c'è chi dovrebbe chiedere scusa del fatto che hanno smantellato la sanità in Campania e abbiamo dovuto rinunciare ai nostri diritti difendendoci da soli. Con i 300 posti letto di terapia intensiva che aveva De Luca a inizio emergenza, se fosse arrivato lo tsunami e non ci fosse stato il senso di responsabilità dei napoletani che si sono chiusi in casa, avremmo avuto un cataclisma, altro che 'siamo i migliori'. È indegno fare campagna elettorale sui morti e sulla tragedia invece di unirsi, da Salvini a De Luca, da Zingaretti a Di Maio, per un patto sociale istituzionale e politico per ricostruire e far ripartire l'Italia».

«Se tra qualche giorno, invece di pensare alla situazione drammatica in cui ci troviamo, dovessimo metterci a pensare a chi deve diventare presidente di Regione o consigliere regionale, non riusciremmo più a raccogliere l'Italia, dopo 3 mesi avremmo ancora più macerie» ha aggiunto commentando l'ipotesi di elezioni regionali a fine luglio. «Faremmo solo il favore di qualche politico che sta pensando esclusivamente al proprio potere personale, ai propri interessi e alla propria tasca - ha spiegato de Magistris - mentre io sono dell'idea che in questo momento chi è stato democraticamente eletto deve pensare esclusivamente all'interesse della collettività, dal Governo nazionale ai presidenti di Regione. La fase ora è delicatissima e non contempla il tempo per fare una campagna elettorale, 40 giorni in cui gli interessi dei napoletani e dei campani vengono messi da parte». Ma, ha aggiunto de Magistris, «se invece il Governo e il Parlamento dovessero ritenere che è addirittura cosa buona e giusta andare a votare in piena emergenza sanitaria ed economica, allora finirà la fase in cui si sopportano falsità e propaganda e racconteremo al Paese le responsabilità politiche, morali e giudiziarie pesantissime di persone che hanno distrutto la sanità».

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