Covid in Campania, allarme De Luca: «Fiammata contagio molto preoccupante, dobbiamo riattivare le terapie intensive»

Covid in Campania, allarme De Luca: «Fiammata contagio molto preoccupante, dobbiamo riattivare le terapie intensive»
Venerdì 17 Dicembre 2021, 15:04 - Ultimo agg. 18 Dicembre, 09:58
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«Ieri è iniziata la vaccinazione dei bimbi di età tra i 5 e gli 11 anni. Credo di poter dire che registriamo risultati molto incoraggianti». Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Fb.

«Non abbiamo avuto molte prenotazioni fino a ieri ma le vaccinazioni hanno registrato un risultato importante - ha spiegato - solo ieri sono stati vaccinati 2mila bimbi di questa fascia d'età ed è molto molto molto significativo». 

«Ieri abbiamo avuto 40mila vaccinati di cui molti con prima dose.

Si conferma che c'è una ripresa della campagna anche se da ieri cominciamo ad aver un dato estremamente preoccupante, aumenta la diffusione de contagio ad un ritmo impressionante. Un aumento che è dell'ordine del 200-300% di contagi».

«Ci stiamo avvicinando anche in Italia, si pure con ritardo ai livelli che registriamo in altri paesi in Europa - ha spiegato De Luca - c'è da augurarsi che il livello elevato di vaccinazione ci salvaguardi da effetti pesanti ma siamo di fronte ad una fiammata di contagio estremamente preoccupante. Siamo di nuovo in una situazione di grave emergenza». 

«C'è una maledetta accelerata diffusione del Covid, siamo nel pieno della quarta ondata, dobbiamo riaprire le terapie intensive» ha sottolineato il governatore. «Siamo al punto che se continua questa ondata dovremmo chiudere reparti ordinari e riaprire i reparti di terapia intensiva - ha detto - Ieri ho dato indicazione ai direttori generali di riattivare i posti di terapie intensiva a cominciare dagli ospedali modulari che abbiamo realizzato».

«Se periamo la testa nella settimana dalla vigilia di Natale a Capodanno perdiamo tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi e ci ritroviamo a metà gennaio a dover richiudere». De Luca sottolinea che la sua ultima ordinanza, che vieta nel periodo natalizio la consumazione di cibo e alcol in strada, «non è certo una ghigliottina ma è il minimo che potevamo fare». 

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