Covid in Campania, De Luca: «Natale senza restrizioni? Dipende da noi portare l'Italia fuori dal tunnel»

Covid in Campania, De Luca: «Natale senza restrizioni? Dipende da noi portare l'Italia fuori dal tunnel»
Lunedì 15 Novembre 2021, 11:30 - Ultimo agg. 11:43
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«Dobbiamo completare la campagna di vaccinazione, senza imbecillità, irresponsabilità, sapendo che è tutto nelle nostre mani. Se vogliamo richiudere l'Italia mettiamoci a giocare con il Covid». È l'appello alla responsabilità del governatore campano Vincenzo De Luca, lanciato a margine del giuramento di Ippocrate dei giovani medici di Napoli. «Se vogliamo portare l'italia fuori dal tunnel - ha sottolineato De Luca - dobbiamo completare la campagna di vaccinazione e la cosa è delicata perché tra dicembre e gennaio avremo anche il picco dell'influenza. Se abbiamo una ondata di influenzati avremo gli ospedali ingolfati. Il che significa ovviamente che non potremo dare assistenza ad altri nostri concittadini che hanno altre patologie. Dunque momento delicato, io sono fiducioso sinceramente. Non abbiamo avuto grandissime emergenze a Napoli e in Campania ma dobbiamo completare il ciclo di vaccinazioni».

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Se sarà un Natale libero? «Dipende dai nostri concittadini - spiega De Luca - dobbiamo preoccuparci, certo che dobbiamo preoccuparci.

Siamo a 8.500 positivi. C'è una soglia critica oltre la quale anche se i positivi in grandissima parte non vengono ricoverati grazie alla campagna di vaccinazione, tuttavia il contagio si diffonde». De Luca fa riferimento a un episodio delle ultime ore, la morte di una giovane mamma per Covid per sottolineare che la battaglia col virus non è ancora vinta: «Qualche ora fa credo sia morta una giovane mamma che era stata ricoverata quasi due mesi fa per Covid. una donna che era in gravidanza, è morto il bambino già un mese fa, è morta anche la mamma. Questi episodi drammatici ci sentono a ricordare che quando parliamo di Covid non bisogna banalizzare, ho la sensazione che molti guardino al Covid come a una influenza non è cosi. Abbiamo una aggressione per le fasce più giovani, sotto i 15 anni. Credo sia un dovere di civiltà - ha concluso - completare la campagna di vaccinazione». 

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