De Luca presidente della Regione Campania al terzo mandato: no di M5S e sinistra, possibilisti Verdi e Dem

Fa discutere l'ipotesi terzo mandato per il governatore De Luca

Il governatore Vincenzo De Luca
Il governatore Vincenzo De Luca
di Valerio Esca
Mercoledì 1 Febbraio 2023, 11:00 - Ultimo agg. 2 Febbraio, 07:20
4 Minuti di Lettura

L'ipotesi terzo mandato per Vincenzo De Luca rischia di aprire una crisi nel fronte progressista. Lo stesso che a fatica Pd e M5S stanno tentando di ricostruire. Ci sono poi dem e Verdi che per quanto siano aperturisti ci vanno con i piedi di piombo. A nessuno piace la modifica tout-court della legge elettorale campana e le parole che ricorrono sono «equilibrio e responsabilità». Dal centrodestra invece sparano a palle incatenate verso il governatore. Il niet arriva dal M5S.

La deputata Gilda Sportiello spiega: «Il Movimento non ha mai sostenuto De Luca, è sempre rimasto all'opposizione in maniera chiara. Inoltre la regola sui due mandati noi la applichiamo anche per i parlamentari e i consiglieri regionali. Quindi al terzo mandato siamo in completo disaccordo, non la riteniamo opportuna aggiunge Sportiello, che da ottobre è segretario della Camera dei deputati -. Aggiungo infine che, se come ha detto Marco Sarracino (deputato dem) l'esperienza del modello Napoli vuole essere replicata, la scelta di chi sarà candidato come futuro governatore non può certo essere fatta solo da una parte del Pd». La parlamentare grillina non usa mezzi termini: «La legge per un terzo mandato a De Luca segnerebbe una frattura». Quando si entrerà nel vivo della discussione sono pronte le barricate. Anche nell'area riformista c'è chi dice no. Arturo Scotto di Articolo 1, eletto deputato nel listone Pd-Italia democratica e progressista, evidenzia: «Sono sempre stato contrario per i ruoli esecutivi ad andare oltre i due mandati.

Vale per le città e per le regioni. E dunque non ho motivo di cambiare idea». 

Nel Pd la discussione andrà ad intrecciarsi con il congresso regionale. Per quella casella De Luca ha lanciato la candidatura di suo uomo, il salernitano Nicola Landolfi, pronto a farsi garante sul terzo mandato. Da Roma la senatrice dem Valeria Valente sottolinea: «In astratto non ho alcuna preclusione a che si discuta del terzo mandato ma slegandolo dai nomi. È necessario trovare un giusto equilibrio fra esercizio del potere, responsabilità e appunto la durata del mandato. Per esempio, non mi convince mettere sullo stesso piano il ruolo di un presidente di Regione o di un sindaco con quello dei parlamentari. Si tratta infatti di figure che hanno responsabilità di governo molto diverse fra loro: i primi titolari di cariche monocratiche esecutive, i secondi componenti di un corpo collegiale non esecutivo, quindi con margini di intervento molto diversi». Francesco Emilio Borrelli, ex consigliere regionale di maggioranza in quota Verdi oggi deputato, rimarca: «Il gruppo regionale Europa verde-Demos con la consigliera Roberta Gaeta ha sempre sostenuto la disponibilità a discutere del terzo mandato senza modifiche sostanziali della legge elettorale. Qualsiasi modifica significativa ci vedrebbe contrari. Una cosa è discutere di una norma che hanno già approvato altre regioni in precedenza altra cosa è modificare una legge che ha funzionato dando governabilità e stabilità». Ma un campanello d'allarme c'è e il messaggio di Borrelli è lapalissiano: «Se qualcuno tentasse di modificare lo sbarramento o il sistema di attribuzione dei seggi rischierebbe di rompere la coalizione. Le pluralità di esperienze politiche vanno valorizzate se si vuole vincere di nuovo». 

Video

Giampiero Zinzi, anche lui ex consigliere regionale adesso parlamentare della Lega, afferma: «A De Luca, che ha annunciato di volersi ricandidare in eterno, auguriamo una buona salute. Ai campani, invece, di avere una guida migliore. Non mi appassiona il dibattito sulle ricandidature e sul numero dei mandati, ma solo l'interesse della mia terra. L'unica parola che conta è quella dei campani». Mentre per il senatore di Forza Italia Franco Silvestro «il presidente della giunta campana De Luca, con l'arroganza alla quale ci ha abituati, si attribuisce il diritto di candidarsi a vita. Certo, grandi nazioni europee come la Francia, la Spagna e l'Inghilterra hanno costruito la propria fortuna sulle monarchie ereditarie. La legittimazione ad un terzo mandato, al di là della questione di principio, De Luca l'ha persa sul campo in questi dieci anni di potere. A giudicarlo conclude l'esponente forzista -, saranno cittadini, famiglie, imprese e disoccupati della Campania che da tempo considerano il presidente della Regione la loro controparte». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA