De Luca all'attacco: «L'abuso
di ufficio ferma buoni amministratori»

De Luca all'attacco: «L'abuso di ufficio ferma buoni amministratori»
di Fulvio Scarlata
Domenica 30 Settembre 2018, 11:40
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«Sono stato sotto processo per 11 anni per aver risanato un'area che è come la Bagnoli di Salerno»: Vincenzo De Luca si stringe in un ufficiale «no comment» dopo l'assoluzione al processo Crescent. Ieri non ha mollato le attività da presidente della Regione. E se venerdì sera era alla notte dei ricercatori del «Pascale», ieri mattina era a Palazzo Santa Lucia per una serie di incontri istituzionali. Poi il meeting con i «Repubblicani democratici» per rinsaldare un'alleanza con il movimento di Giuseppe Ossorio e Raimondo Pasquino. Un incontro in cui De Luca è apparso molto sereno, pronto alla battuta, all'ironia graffiante: «Io non ci posso credere - l'affondo su de Magistris - Noi mettiamo le telecamere nei quartieri a rischio e poi non funzionano perché il Comune non ha i soldi per pagare la corrente». Ufficialmente il presidente della Regione ha deciso di non commentare neanche con un tweet l'assoluzione al processo per il Crescent, riservando riflessioni più articolate per i prossimi giorni.

 

LA RIFLESSIONE
Nel corso del confronto con i Repubblicani, tuttavia, non ha potuto tralasciare una riflessione: «È assurdo stare sotto processo per undici anni perché si vuole amministrare la città. Nel governo dei processi amministrativi ormai si può sempre essere accusati di abuso di ufficio. Per questo i dirigenti degli enti pubblici, dei Comuni come della Regione, non vogliono firmare più niente: si finisce sotto accusa con un processo che dura undici anni. Io, come amministratore, non mi tiro indietro in ogni caso». De Luca ha ben presente la difficoltà a dialogare con la città di Napoli, così sintetizza con un esempio la sua vicenda: «Sono stato sotto accusa perché a Salerno ho voluto risanare un'area che è come Bagnoli a Napoli: la zona più bella della città ma anche più degradata. A Bagnoli è ancora tutto fermo, a Salerno ho agito e sono finito sotto processo per tutto questo tempo». Un sentimento, quello di sollievo per l'assoluzione nel processo Crescent che accomuna Vincenzo De Luca a un gruppetto di suoi ex assessori salernitani, oggi consiglieri regionali: Luca Cascone, Franco Picarone, Enzo Maraio, Nello Fiore.
Non si attenua, invece, l'attacco dei 5Stelle: «De Luca adesso si dimetta» dice Valeria Ciarambino, secondo la quale l'assoluzione nel processo Crescent per un complicato ragionamento dovrebbe segnare la fine dell'esperienza politica del governatore: «L'era del despota di Salerno - spiega il consigliere regionale grillino - è destinata a eclissarsi, ormai viene impugnata ogni sua legge, a cominciare dal famigerato «Sblocca Campania» che gli avrebbe consentito di disseminare nella nostra terra impianti per la spazzatura».
 
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