De Luca e il Covid: «Rispetto per gli indagati, in Campania zone rosse decise subito»

Il governatore: «La nostra regione la meno colpita»

Il governatore Vincenzo De Luca
Il governatore Vincenzo De Luca
Venerdì 3 Marzo 2023, 15:31 - Ultimo agg. 16:42
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«Sulle indagini sulla gestione del Covid in Lombardia ho visto titoli di giornali e già grandi processi mediatici. Io rimango dell'opinione, e in questo non distinguo i colori politici delle persone interessate, che i processi li fanno i magistrati e che fino a quando non c'è una sentenza di un magistrato giudicante bisogna avere rispetto per le persone indagate. Non mi sento quindi di dire nulla di fronte a quella che è stata un'immensa tragedia nazionale. Dico solo quello che abbiamo fatto noi in Campania».

Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook. «In Campania - ha aggiunto De Luca - abbiamo fatto un lavoro importante, testimoniato dal fatto che oggi siamo la regione d'Italia con il numero più basso di morti per Covid. Abbiamo governato una regione che ha il tasso di densità abitativa più alto d'Italia e d'Europa, abbiamo dovuto fare scelte drastiche perché eravamo convinti che se perdevamo il controllo della situazione avremmo avuto in Campania un'ecatombe.

Credo che abbiamo dimostrato coraggio quando abbiamo istituito immediatamente le zone rosse, chiudendo tutto quello che si poteva. Non era facile allora, vi erano pressioni anche comprensibili ma inaccettabili di settori economici, mondo del commercio. Non era facile decidere ma noi abbiamo deciso, e quasi sempre abbiamo preso decisioni due mesi prima del Governo nazionale, per tutelare la vita dei nostri concittadini»

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Quindi il governatore è passato a parlare della tragedia di Cutro«Di fronte a povere persone che muoiono si ha il dovere, prima di ogni altra cosa, di salvare le vite in pericolo». Poi, fa quella che definisce una «considerazione amara, perché è sempre bene ricordare le differenze tra le parole e i fatti». «C'è stato qualcuno che per anni in Italia per affrontare il problema voleva il blocco navale - spiega - che belle parole, che immagine di durezza, di autorità, che grande capacità di risolvere in maniera semplice i problemi. E adesso? E adesso che chi voleva fare il blocco navale governa il paese cosa succede? Perchè non lo fa? Erano cose vergognosamente demagogiche prima, ed oggi credo che sia bene almeno per un attimo ricordare chi con quella demagogia ha cercato di strappare qualche voto ma non ha ritenuto di dover pensare seriamente a difendere i valori umani fondamentali».

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