De Luca, è emergenza sicurezza: ​«Non possiamo tollerare pezzi di città in mano a delinquenti»

De Luca, è emergenza sicurezza: «Non possiamo tollerare pezzi di città in mano a delinquenti»
Venerdì 17 Giugno 2022, 15:57 - Ultimo agg. 17:04
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«Oggi abbiamo un forte tema della violenza e delle molestie sulle donne e sulle ragazze, ma anche esplosioni di violenza che riguardano i quartieri, occupazioni abusive di alloggi popolari, immigrati clandestini che commettono reati, baby gang che si diffondono in maniera impressionante. Serve fare un punto in Italia sulla perseguibilità di certi reati». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel corso del suo venerdì su Facebook.

«Stiamo assistendo - ha detto De Luca - a violenza e uccisione di donne, atroci mamme che uccidono le figlie, episodi che ci colpiscono, che appaiono inspiegabili, a volte frutto di follia, altre volte di cinismo a estreme conseguenze. Il primo tema da affrontare è la protezione di donne che segnalano problemi di minacce, intimidazione e violenze da mariti o ex mariti. Credo che serva attenzione per le donne che vivono in condizioni di solitudine pur avendo segnalato il pericolo, occore fare di più e maggiore attenzione dalla magistratura e dalle forze ordine. Ricordiamo qualche anno fa cosa è accaduto a Teresa Buonocore, donna coraggiosa che ha vissuto minacce pesanti che aveva segnalato e non era stata tutelata. Oggi le ragazze vengono assediate da bande di ragazzi, vengono molestate, non possono tornare a casa di notte, sui treni sono circondante da queste bande. Sono episodi che mi fanno venire il sangue agli occhi. Credo serva una rinnovazione legislativa, misure repressive pesanti, credo sia arrivato il momento per equiparare gli episodi di molestia sessuale e in particolar modo l'assedio di ragazze indifese, equipararlo al reato di stupro, serve la possibilità di procedere per direttissima e avere pene pesanti».

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De Luca segnala anche «le esplosioni di violenza - spiega - che riguardano alcuni quartieri e le baby gang che si diffondono in maniera impressionante. Anche in questo caso serve un punto in Italia, perché non possiamo tollerare pezzi di città in mano a delinquenti e serve una riflessione sulle bande giovanili, per capire l'età di perseguibilità dei reati.

Mi auguro che il Governo raccolga la proeccupazione che c'è nelle famiglie e accolga l'appello per nouve leggi rigorose, senza sociologismi, senza tolleranze su problemi complessi per ambienti e famiglie. A 16 anni si capsce il bene e il male».

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