De Luca: faremo una manifestazione per difendere la scuola pubblica

Il governatore critico anche sulla nuova distribuzione dei fondi destinati al Sud

de Luca
de Luca
Venerdì 20 Gennaio 2023, 15:20 - Ultimo agg. 21 Gennaio, 08:00
4 Minuti di Lettura

Una manifestazione sulle autonomie scolastiche «in difesa della scuola pubblica». L'ha annunciata, in diretta Facebook, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca: «Si terrà nel giro di poche settimane - ha anticipato - in questi giorni stiamo incontrando associazioni ed esponenti del mondo della scuola».

Per De Luca, è inoltre «indispensabile una modifica legislativa» in merito all'uso delle intercettazioni. «Sono tra quelli che considerano equilibrata e seria la posizione del ministro Nordio - ha spiegato nella consueta diretta Facebook - viene confermata l'assoluta necessità di intercettazioni per mafia e terrorismo e qualcosa in più, vi possono essere reati connessi, come quelli di corruzione, anche in questo caso le intercettazioni sono indispensabili».

«Il problema - ha sottolineato De Luca - è che abbiamo assistito a tanti e tali degenerazioni nell'uso delle intercettazioni e pubblicizzazione che davvero indispensabile una modifica legislativa.

Si dice che i criteri sono già rigorosi, saranno anche tali ma l'uso che si è fatto delle intercettazioni in qualche caso è stato scandaloso». E ha sottolineato: «Senza aprire conflitti con nessuno credo sia giusto e ragionevole prendere delle misure che impediscano di rovinare la vita di persone e la reputazione che non c'entrano nulla con i reati di mafia e terrorismo e che si ritrovano in prima pagina in una crescita di imbarbarimento della vita pubblica diventato intollerabile. Credo che ci siano le condizioni per prendere decisioni equilibrate».

De Luca è intervenuto anche in merito all'arresto di Matteo Messina Denaro, «considerato da tutti il capo della mafia siciliana: è un successo straordinario dello Stato, delle forze dell'ordine e della magistratura. Dovremmo limitarci ad esprime il nostro apprezzamento alla magistratura e alle forze dell'ordine, sono loro che hanno lavorato per anni a questo risultato». E, in merito al fatto che Messina Denaro per tanti anni abbia vissuto nella sua terra, De Luca invita a «stendere un velo pietoso». «Come sempre registriamo un eccesso di teatralità e propagandismo - ha spiegato in diretta Fb - tutti pronti a rivendicare meriti che non hanno per il resto manteniamo sobrietà, non sono mancati elementi di colore come quello che vede questo capo mafioso in giro per il suo paese o in quelli vicini, è qualcosa che fa sorridere».

De Luca ha aggiunto anche altre considerazioni. «Mi pare francamente scandaloso il dato che riguarda il permanere del blocco nell'erogazione, da parte del Governo nazionale, di oltre 20 miliardi di euro destinati alle Regioni del Sud. Sono i cosiddetti Fondi sviluppo e coesione e alla Regione Campania spettano 5,7 miliardi di euro»,  ha detto il presidente della Regione Campania. «È incredibile - ha sottolineato nel corso della consueta diretta Facebook - queste risorse ci sono ma non vengono attribuite formalmente. L'idea che hanno in testa esponenti del Governo nazionale è quella di utilizzare risorse destinate per l'80% al Sud per redistribuirle su tutto il Paese. Questo sarebbe intollerabile per le regioni del Sud, che devono stanziare centinaia di milioni di euro di cofinanziamento per ottenere i fondi europei». De Luca ha ricordato che «lo scorso anno abbiamo utilizzato 500 milioni del fondo sviluppo e coesione nazionale per cofinanziare i fondi europei». «Il risultato - ha concluso - è che veniamo privati di 5,7 miliardi di euro che potremmo investire tranquillamente in opere pubbliche, in sostegno alle imprese e alle famiglie». 

A proposito di finanziamenti. Il governatore ha espresso un giudizio «negativo» sul decreto Ischia. «Di concreto abbiamo solo questo - dice in diretta Facebook - 2 milioni di euro stanziati immediatamente dopo la frana dal Governo e 4 dalla Regione. Le altre risorse stanziate sulla carta sono del tutto insufficienti sia per risarcire il danno ai cittadini, alle imprese sia per avviare un lavoro serio di messa in sicurezza».

Meno critico, questa volta, nell'analisi dell'emergenza Covid. Per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, «cominciamo a vedere la luce in fondo al tunnel», ovvero «non abbiamo picchi o elementi di preoccupazione, i casi di contagio non registrano elementi di particolare gravità, ora vediamo la variante diffusa in Cina se arriva in Europa ma ad oggi non ci sono picchi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA