De Luca torna al Comune di Napoli: «Sintonia totale con Manfredi»

De Luca torna al Comune di Napoli: «Sintonia totale con Manfredi»
di Luigi Roano
Martedì 7 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 8 Dicembre, 18:43
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«È chiaro che decidono le amministrazioni comunali sugli eventi pubblici come Capodanno, ma se la pandemia precipita noi chiudiamo tutto per non chiudere poi la città per cinque mesi». Il governatore Vincenzo De Luca corregge il tiro sul Capodanno, la valutazione se fare o meno il concertone non sarà sulla base delle sue opinioni sulle feste, ma su dati concreti. De Luca raddrizza il tiro anche sulla missione disperata che il Comune sta facendo a Roma per cercare aiuti su come smaltire il debito da 5 miliardi. «Togliamoci dalla testa che il Governo dia un miliardo a Napoli, perché poi dovrebbe darne 2 a Roma, 3 a Palermo, poi Catania, poi Torino. Abbiamo decine di Comuni rovinati» le sue parole di 5 giorni fa. Ieri è sembrato molto più fiducioso che la mano di Draghi possa trasformarsi nella mano de Dios: «Il Governo - dice - darà una mano a Napoli, non due o dieci, ma ci saremo anche noi a Roma per sostenere la terza città d'Italia». Se De Luca voleva far percepire la schiarita nei rapporti istituzionali con il sindaco Gaetano Manfredi sembra avere centrato l'obiettivo. Anche perché la schiarita si palesa in un luogo simbolo del Municipio: la Sala dei Baroni. Dove con una punta di legittimo orgoglio il presidente della Regione presenta assieme all'ex rettore i nuovi 250 assunti del Comune provenienti dal concorsone organizzato dalla Regione. Da Pasquale Granata, oggi direttore generale di Palazzo San Giacomo, all'epoca all'Ifel. La Regione ha investito ben 100 milioni e De Luca - a modo suo - non risparmia stoccate. «Ministri e governanti si sono accorti con qualche anno di ritardo che le pubbliche amministrazioni sono in ginocchio e c'era necessità di rinfoltirle. Noi ci abbiamo pensato invece anni prima, ma oggi è una bella giornata e vogliamo parlare di questi nuovi assunti e ho accettato con piacere l'invito di Gaetano qui per salutarli». De Luca parla in diretta fb - una autentica sorpresa, si è portato le telecamere della Regione spiazzando gli addetti alla comunicazione del Comune - ed è seduto di fianco al sindaco e rinforza il concetto: «Qualcuno ha cercato di speculare e di fare ammuina - spiega rivolgendosi all'ex rettore - abbiamo detto cose semplici e le abbiamo dette insieme. Le amministrazioni decidono, ma se precipita in maniera drammatica la crisi Covid si chiude tutto. O pensate che stiamo a scherzare, che per fare una festa poi dobbiamo chiudere le nostre città e le attività economiche per 5 mesi? Stiamo attenti perché veramente non c'è da scherzare». 

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Per Manfredi i nuovi arrivi nella macchina comunale sono una manna dal cielo e non nasconde la sua soddisfazione: «Nei prossimi mesi lavoreremo a un grande piano di riorganizzazione della macchina amministrativa della città che deve essere un punto di collegamento tra le istituzioni nazionali, europee, locali, ma anche con i territori». Il sindaco sottolinea un dato: «La macchina amministrativa ha bisogno di energie fresche, nuove, di una visione che sia innovativa. Dovremo affrontare una nuova sfida, che deve essere collettiva». Manfredi ha espresso l'auspicio che «in futuro ci potranno essere altre donne e uomini giovani che possano entrare nelle fila del nostro Comune che ha bisogno di forze ed energie nuove». Appello subito colto dal governatore che annuncia che «presto saranno indetti nuovi concorsi». De Luca così sprona i neoassunti: «Vi avevo dato la mia parola d'onore che avreste avuto il posto di lavoro e oggi abbiamo confermato questo, senza dover chiedere niente a nessuno». Per De Luca «nessuno di voi né i vostri genitori si sono dovuti piegare ai padrini di turno». «Con voi e i colleghi - racconta De Luca rivolgendosi ai nuovi assunti - condivido la grande gioia per questo momento della vostra vita, sapendo che trovare di questi tempi il lavoro a tempo indeterminato cambia la vita». Il presidente della Regione torna a mettere nel mirino l'ex sindaco Luigi de Magistris e anche la ex sindaca di Roma Virginia Raggi: «Con Gaetano Manfredi cerchiamo di voltare pagina a Napoli.

Veniamo da un decennio che ha rappresentato il più grande disastro amministrativo del mondo, insieme con Roma, è stata una bella gara». Quindi snocciola i numeri del concorsone: «Abbiamo dato lavoro a circa 2mila giovani con i concorsi partiti tre anni fa e ora concludiamo contratti con altri 400, di cui a gennaio i primi 150. Ora voi avrete la sfida impegnativa: Manfredi raccoglie una eredità pesante e tutti devono dare una mano. Se Napoli non ha fatto una fine sudamericana in questo decennio è perché alcuni di noi hanno fatto un muro contro il ricatto, l'intimidazione, tenendo la barra dritta, altrimenti la perdita di spirito civico avrebbe portato Napoli a finire come una città sudamericana». 

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