De Luca: «Decreto anti-rave? Sì alla sicurezza ma la norma si espone a criticità sui diritti»

De Luca: «Decreto anti-rave? Sì alla sicurezza ma la norma si espone a criticità sui diritti»
di Emiliano Caliendo
Mercoledì 2 Novembre 2022, 15:19 - Ultimo agg. 3 Novembre, 07:25
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A margine dell’Assemblea Generale dell'European Aerospace Cluster Partnership (EACP) con i Distretti Aerospaziali Europei, il presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ha così commentato la recente misura contenuta nell’ultimo decreto legge varato dal Governo Meloni che inasprisce le pene per gli organizzatori dei cosiddetti “rave party”: «Per quanto riguarda la sicurezza - ha detto il governatore - io sono per garantire sempre e comunque il rispetto delle leggi dello stato. Dunque, sono per fare in modo che non si verifichino eventi come quello di Modena o di Viterbo. Non dobbiamo avere imbarazzi nel rivendicare l'esigenza della sicurezza. Così come non dobbiamo avere imbarazzi a denunciare esagerazioni come quelle che ritroviamo nell'ipotesi di decreto presentata dal governo». De Luca, quindi, seppur evidenziando la propria contrarietà a raduni come quello di Modena in nome della sicurezza pubblica - argomento su cui si è sempre dimostrato sensibile - al contempo evidenzia come la norma "anti-rave", ovvero la modifica dell'art. 434 del codice penale, si sottoponga a criticità dal punto di vista della tutela dei diritti. «Sinceramente - sottolinea - mi pare che andiamo oltre l'esigenza giusta di garantire la sicurezza e offriamo un provvedimento che si espone sotto tanti punti di vista a criticità che vanno superate nel dibattito parlamentare. Ovviamente il tema della sicurezza deve essere assunto fino in fondo nel nostro Paese perché veniamo da anni e decenni di rilassamento, iper-tolleranza e opportunismo che hanno determinato per tanti versi l'impossibilità di vivere nei centri urbani, nei centri storici, nei luoghi della movida. Il tema della sicurezza è un tema da prendere in mano con coraggio e determinazione. Tema difficile - ha concluso sulla questione - per l'amor di Dio, perché dobbiamo trovare un equilibrio tra i diritti, le libertà e le esigenze di sicurezza. Credo si possano fare delle scelte efficaci ma rispettose dei diritti dei cittadini».

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L'ex sindaco di Salerno ha poi nuovamente ribadito il proprio dissenso per la scelta del governo di reintegrare sul luogo di lavoro i medici no-vax, così come previsto dallo stesso decreto contenente la stretta sui rave party. «È un atto - tuona De Luca - di totale irresponsabilità che offende i medici che hanno fatto il proprio dovere e hanno dato prova di deontologia professionale, offende i pazienti e fa solo demagogia.

Quindi, è un qualcosa di intollerabile».

Infine, la guida di Palazzo Santa Lucia, dopo il buon riscontro ottenuto con la Marcia per la Pace da lui organizzata la scorsa settimana, è tornato sul tema della guerra in Ucraina invocando nuovamente una tregua tra le parti in conflitto. «Il cessate il fuoco – ha rimarcato De Luca - non è la soluzione della crisi in Ucraina ma è il primo passo per avviare una conferenza di pace nell'ambito della quale bisognerà poi trovare le soluzioni coinvolgendo anche la Cina Popolare, che può esercitare pressioni necessarie nei confronti della Russia. L'Europa non ha interesse a regalare la Russia alla Cina e non ha interesse ad estendere all'infinito l'alleanza della Nato senza tener conto di fattori storici, culturali, politici, che riguardano tutti i Paesi dell'Europa». De Luca auspica allora un’Unione Europea autonoma politicamente dagli Stati Uniti, anche nel settore della Difesa: «Un'Europa autonoma sul piano politico e forte sul piano politico è un'Europa che deve assumersi le proprie responsabilità in tema di sicurezza anche militare. Non possiamo essere autonomi chiedendo agli Stati Uniti di difenderci. Dobbiamo essere alleati ma dobbiamo sempre di più assumerci la responsabilità della nostra difesa con le scelte di investimenti necessari per questo obiettivo».

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