Carnevale, le preoccupazioni di De Luca: «Mangiatevi la lasagna ma tenete la mascherina»

Carnevale, le preoccupazioni di De Luca: «Mangiatevi la lasagna ma tenete la mascherina»
Martedì 1 Marzo 2022, 12:44 - Ultimo agg. 2 Marzo, 06:43
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«Due giorni fa ho parlato con il console ucraino a Napoli e, oltre ad esprimere la solidarietà, abbiamo messo a disposizione le cose credo più utili e urgenti per loro in questo momento, cioè le strutture sanitarie». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. «Abbiamo offerto in particolare la disponibilità ad ospitare bambini che dovessero avere problemi sanitari nel Santobono e negli altri ospedali pediatrici che abbiamo in Campania, e abbiamo messo a disposizione le strutture per l'offerta di medicinali, sempre per gli ospedali dell'Ucraina», ha aggiunto De Luca.

«In questo momento - ha spiegato De Luca - dobbiamo lavorare su un unico obiettivo: evitare per quanto possibile danni alla popolazione civile.

Tutto il resto viene dopo. La priorità oggi è evitare che ci siano migliaia di morti civili in Ucraina, e credo che da questo punto di vista dobbiamo riattivare per quanto possibile tutti i canali diplomatici, al di là delle sanzioni che giustamente sono state stabilite per la Russia. Ma dobbiamo anche lavorare per offrire una via d'uscita alla Russia, che mi pare si sia incartata in questo momento. Quindi noi dobbiamo lavorare per risolvere il problema, non per esasperare le situazioni. Questa a me pare la priorità».

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Sul Carvenale, invece, De Luca mantiene il pugno duro: «L'ordinanza per l'uso obbligatorio della mascherina in casi di assembramento rimane in vigore, per decisione nazionale. La mia preoccupazione è che non cominciamo a perdere la testa a Carnevale, quindi mangiatevi la lasagna, mangiatevi le zeppole, mangiate quello che diavolo volete, ma tenetevi la mascherina sul volto». 

«Stiamo veramente tornando alla vita normale - ha aggiunto De Luca - e, se qualcuno ancora non l'ha capito, in Campania abbiamo fatto un miracolo con 10mila dipendenti in meno nella nostra sanità. Cerchiamo di non perdere quello che abbiamo fatto, basta poco. Un pò di attenzione e un pò di senso di responsabilità, e davvero ci riprendiamo la vita».

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