De Luca, il terzo mandato spacca anche il Consiglio regionale: «Le priorità sono altre...»

Il presidente della Regione pronto alla partita del terzo mandato

Il governatore Vincenzo De Luca
Il governatore Vincenzo De Luca
di Valerio Esca
Giovedì 2 Febbraio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 3 Febbraio, 07:31
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Terzo mandato sì, terzo mandato no. L'ipotesi di una ricandidatura del governatore campano Vincenzo De Luca continua a far discutere. Dal mondo produttivo campano la discussione è rimbalzata fino al Parlamento per ritornare come un boomerang in Consiglio regionale. Perché è lì che il presidente della Regione si giocherà la partita del terzo mandato.

Dai banchi della maggioranza è Bruna Fiola del Pd a spiegare: «Si sta parlando tanto di terzo mandato, ma ci vuole ancora tempo. Penserei in questo momento a dare risposte ai nostri cittadini, perché sono loro che dovranno eventualmente votarci. Al netto di questo credo che non ci sia alcun problema a discutere di terzo mandato, insieme ad altre modiche di cui necessita la legge elettorale». La parola passa a Valeria Ciarambino, vicepresidente dell'assemblea regionale: «Non mi sembra sia la priorità del momento. Incombe la discussione sull'autonomia differenziata che se dovesse passare segnerà la condanna a morte del Sud. A me non piace la personalizzazione sul terzo mandato, le regole devono valere per tutti. Questo tema va affrontato a livello nazionale, altrimenti rischiamo di fare il regionalismo differenziato pure sul terzo mandato. Se ci sono regioni come Veneto e Marche dove si è reso possibile, non capisco questo polverone sulla Campania. Bisogna poter far scegliere i cittadini con il voto democratico». Il deluchiano Carmine Mocerino, capogruppo di De Luca presidente afferma: «Non è questione di mandato, ognuno ha il diritto e il dovere di sottoporsi al giudizio degli elettori, anche per verificare sul campo il risultato del proprio lavoro. Non credo che sia un tema che appassioni i cittadini. I campani vogliono soltanto che migliori la qualità della loro vita». Per la neoconsigliera dei Europa verde-Demos, Roberta Gaeta, «non ci sono preclusioni ideologiche sul terzo mandato». «È opportuno - aggiunge - che se ne parli attraverso un confronto sereno e chiaro, che deve avere luogo in aula. Sicuramente un'eventuale modifica dell'attuale legge elettorale non deve mettere a rischio il principio della pluralità, con sbarramenti troppo alti che escludano i partiti minori». C'è poi l'altra anima di Europa Verde, quella rappresentata dai commissari campani Fiorella Zabatta e Vincenzo Peretti: «Prima ancora che nel merito è sul metodo che vogliamo essere chiari.

Qualsiasi decisione deve partire da un confronto con tutte le forze della coalizione. Non precludiamo nessuna soluzione a prescindere purché sia concordata e decisa in un percorso condiviso».

Compatto il gruppo del M5S, sulla stessa linea del partito nazionale: «È inaccettabile che De Luca, con due anni di governo davanti a sé, si preoccupi principalmente della propria sorte e non di quella dei campani - evidenziano Michele Cammarano, Gennaro Saiello e Vincenzo Ciampi -. Conosciamo bene i suoi sogni di una presidenza a vita, ma dovrà scontrarsi con la realtà. I fatti dicono che questo progetto è in contrasto insanabile con la Costituzione e con la legge statale ma soprattutto che ha prodotto disastri che sono sotto gli occhi di tutti. Non abbiamo mai sostenuto De Luca e di certo non inizieremo a farlo adesso». Il socialista Massimo Grimaldi, separato in casa nel gruppo Fi, fa sapere invece che «la democrazia vale sempre anche quando viene applicata all'avversario. Contano i numeri e sono i cittadini a doversi esprimere. Piuttosto all'età di De Luca penserei a fare il nonno a divertirmi». L'altro azzurro Franco Cascone sottolinea: «Se De Luca dovesse modificare la legge elettorale si ricandidi, a bocciarlo ci penseranno i cittadini».

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Dall'opposizione di centrodestra Severino Nappi della Lega tuona: «Per potersi ricandidare De Luca dovrà sperare che cambino molte cose, tra cui l'opinione dei campani su di lui che è pessima. Un uomo concentrato solo a reiterare il proprio potere e non guarda al disastro della Regione». Maria Muscarà, del gruppo misto mette sullo stesso piano grillini e governatore: «Che il governatore ambisca al terzo mandato è una cosa risaputa. Non capisco chi oggi si scandalizza come il M5S, che continua a sbandierare il limite al doppio mandato per poi candidare alle ultime politiche gli avatar degli uscenti. Loro, come De Luca, vogliono rimanere in politica in eterno». Peppe Sommese di Azione infine rimarca: «Azione e Terzo polo sono pronti a discutere con tutte le forze politiche senza pregiudizi, purché gli obiettivi siano chiari. L'ultima parola spetta comunque agli elettori». 

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