De Luca: «Dissensi con de Magistris? Non mi risulta. Tutto si muove grazie alla Regione»

De Luca: «Dissensi con de Magistris? Non mi risulta. Tutto si muove grazie alla Regione»
Sabato 16 Giugno 2018, 14:50 - Ultimo agg. 14:56
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«Punto ancora sul Pd a condizione che si svegli ed esca dal letargo». Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nel corso dell'incontro conclusivo di Panorama d'Italia, intervistato dal direttore di Panorama, Raffaele Leone. «C'è una parola usata quasi mai dalla classe dirigente ed è sicurezza - ha affermato - siamo ancora alle prese con una sinistra radical chic». «Ci sono realtà in cui io ho paura e sono abbastanza 'carogna' - ha concluso - si deve capire che la sicurezza è un bene primario». Alla domanda su cosa farà terminata l'esperienza da governatore risponde: «Mi accontenterei di stare in buona salute».

Renzi ha distrutto il Pd? «Credo che si debba essere meno tranchant e più generosi» ha risposto il governatore. «Renzi è stato novità della politica italiana - ha affermato - Oggi siamo costretti a una competizione globale spietata e siamo un Paese totalmente ingessato». «Serviva in Italia un cambio radicale - ha aggiunto - Renzi ha perso le sue sfide per tante ragioni, con la sburocratizzazione per esempio». «Per la scuola, sono stati investiti 3 miliardi di euro - ha concluso - e passeremo alla storia per una vocazione al suicidio che ha visto mettersi contro anche gli stabilizzati».

Dissensi con de Magistris? «Non lo so, a me non risulta, dovrebbero spiegarmelo». «Esponenti dell'Amministrazione comunale assumono atteggiamenti di vittimismo gratuiti e immotivati - ha detto - Tutto quello che si muove a Napoli, si muove grazie alla Regione Campania.
Per il resto è deserto». Il governatore ha ricordato il caso del trasporto pubblico locale e dell'Anm, partecipata del Comune di Napoli, per la quale «se non ci fossero i soldi della Regione, 60 milioni di euro, avrebbe già chiuso». E ancora: gli abbonamenti gratis ai mezzi pubblici per gli studenti e per i pensionati, il trasporto scolastico ai disabili, le opere pubbliche, con la riapertura dei cantieri, investimenti per «20 milioni per il cantiere di via Marina e i fondi per il teatro di San Carlo». « Napoli - ha aggiunto - è una grande capitale che, grazie a Dio, si salva da sola». «La verità dei numeri ci dice che il Comune di Napoli è il più grande disastro amministrativo d'Italia, è l'unica grande città in cui i Revisori dei conti hanno bocciato il bilancio», ha aggiunto. Non ha risparmiato una stoccata ai centri sociali, che più volte lo hanno contestato. «La democrazia è fatta di conflitto, confronto - ha concluso - ma il conflitto se diventa intimidazione e aggressione è altro, questa è la linea di demarcazione che deve essere chiara, ma qui non lo è».
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