Il restauro di Palazzo Penne è stato l'occasione per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per fare il punto su ciò che la Regione ha in mente per Napoli, a partire dalla riqualificazione di piazza Garibaldi, una delle porte di ingresso in città. «Mi auguro - ha detto - la riqualificazione di piazza Garibaldi, dobbiamo promuovere con le Ferrovie dello Stato una Conferenza di Servizi, quello sarà se Dio vuole un progetto di grande trasformazione urbana di livello europeo, prevediamo la costruzione della sede della Regione Campania, vorremmo un progetto anche lì di grande architettura contemporanea, parcheggi interrati e un nodo di interscambio tra trasporto su ferro e su gomma, filtrare il traffico in entrata nella città di Napoli, quindi avere un'operazione di grande impatto dal punto di vista ambientale e realizzare un parco pubblico occidentale, quindi il prossimo step di questi progetti dovrebbe essere la riqualificazione di tutta piazza Garibaldi e poi mi auguro il lungomare nella parte orientale della città a San Giovanni».
«Non so quanti avvisi di garanzia avremo - ha scherzato, rivolgendosi al neo sindaco Manfredi - spero di condividerli con Gaetano, ma ci proveremo».
Poi de Luca ha ribadito la necessità di colmare i ritardi nella vaccinazione pediatrica. E annunciato che farà vaccinare anche la sua nipotina di sei anni. «Il messaggio è di avere fiducia, non nei responsabili politici ma nei primari di pediatria del Bambin Gesù, del Santobono, del Gaslini».
«Credo che scontiamo mesi di disinformazione e di stupidità mediatica. Dovremmo spiegare alle famiglie - ha sottolineato - che il vaccino Covid è analogo al vaccino contro la poliomielite e contro il tetano. Non è facile, perché veniamo da mesi veramente di confusione e di aggressioni mediatiche davvero irresponsabili. In questo caso bisogna lavorare con molta prudenza, con molta sensibilità con le famiglie. c'è una preoccupazione reale, dobbiamo far parlare i primari di pediatria, dobbiamo persuadere i cittadini a utilizzare il vaccino per evitare conseguenze che possono essere pericolose per i bimbi in caso di contagio Covid. Questa è la ragione fondamentale, se un bambino viene contagiato rischia di avere danni anche di lungo periodo dal Covid. Faremo tutti questo lavoro, a cominciare da me, dovrò vaccinare la mia nipotina di 6 anni e lo farò. È un tema da affrontare con grande sensibilità perché dobbiamo superare la paura delle mamme e dei papà con la persuasione e la ragione».
Ancora poche le prenotazioni nella fascia 5-11 anni: «A ieri avevamo 3mila prenotazioni, in Lombardia siamo già a 40mila prenotazioni. è chiaro che siamo in ritardo, e che nel Sud c'è un eccesso di preoccupazione. Dobbiamo recuperare - ha concluso De Luca - ma con molta pazienza e sensibilità nei confronti delle mamme e dei bambini».