De Luca e la riforma della giustizia: «Non più rinviabile, chiederei contributi a tecnici»

De Luca: «Riforma giustizia non più rinviabile, chiederei contributi a tecnici»
De Luca: «Riforma giustizia non più rinviabile, chiederei contributi a tecnici»
Sabato 23 Aprile 2022, 14:56
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«Non è più rinviabile una riforma profonda del sistema giudiziario». Lo ha detto il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia in corso a Castel Capuano per ricordare l'avvocato Giuseppe Abbamonte, scomparso alcuni anni fa.

«Ovviamente il punto di partenza è sempre la politica - ha aggiunto De Luca - Se non si prendono decisioni è perché la politica non ha la capacità né la lucidità per prendere decisioni.

Quindi le responsabilità di questo stato di cose sono in larga parte del Parlamento italiano e dei governi italiani. Detto questo credo che non sia più rinviabile una riforma che parta da un presupposto: l'autonomia piena della magistratura ma che corregga una serie di distorsioni che sono andate crescendo nel corso degli anni. E cominci a partire da un valore di fondo: la libertà e la dignità della persona».

Per riformare la giustizia «se fosse per me - ha continuato il governatore - metterei intorno ad un tavolo una decina di grandi esponenti del diritto: magistrati di valore, avvocati di valore e professori di valore per chiedere loro di produrre un testo che abbia senso delle istituzioni e che sia sganciata dalla polemica politica quotidiana». 

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«Occorre modificare il codice degli appalti, modificare la legge Severino e cancellare il reato di abuso in atto di ufficio che crea una situazione di paura nella pubblica amministrazione» ha proseguito De Luca «Occorre prendere queste decisioni - ha concluso - e questo dipende dalla politica e non certo dalla magistratura».

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