De Luca e la sfida dell'autonomia: «Ma niente imbrogli contro il Sud»

De Luca e la sfida dell'autonomia: «Ma niente imbrogli contro il Sud»
Venerdì 8 Marzo 2019, 11:34 - Ultimo agg. 9 Marzo, 08:02
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«Accettiamo la sfida dell'efficienza e del rigore amministrativo ma senza imbrogli, quando dicono non tocchiamo un euro al Sud stanno facendo una grande mistificazione a cominciare da Salvini». Cosi il presidente della Giunta regionale della Campania Vincenzo De Luca, al confronto sulle autonome regionali organizzato dalla Fondazione Banco di Napoli.

«La verità - ha aggiunto De Luca - è che solo con il Veneto stavano togliendo 6 miliardi di euro al Sud e al resto delle regioni meridionali». «Va bene l'autonomia - ha concluso il presidente della Campania - ci sono tante cose che possiamo decentrare e semplificare, non va bene la rottura dell'unità nazionale e soprattutto il furto al danno del Sud di miliardi di euro».
 

«Difendo il Sud che combatte, non quello che fa debiti clientelari», ha continuato il presidente della Regione Campania nel suo intervent. «Per quanto riguarda autonomia differenziata, prima di andare avanti, dobbiamo definire il fabbisogno standard e le risorse da attribuire al Sud . Poi possiamo fare cose che non richiedono modifiche costituzionali,decentramento di poteri, per quanto la materia ambientale, sulle competenze delle Sovrintendenza, l'accorpamento del Genio civile e del Provveditorato alle opere pubbliche, ed norme specifiche per le opere pubbliche, che ci consentano di dinamizzare l'economia dei differenti territori. Queste sono cose che si possono fare da subito e che vedono d'accordo le Regioni del Nord e del Sud. Salvini può stare tranquillo: io non difenderò mai le aree di cialtroneria e quelli che nel Sud presentano bilanci falsi: il Comune di Napoli è, in assoluto, il Comune che riceve più fondi dallo Stato 362 euro all'anno, contro i 54 di Milano, 100 euro più di Roma 150 più di Bari e Palermo. Dovrebbe avere servizi come Stoccolma e invece trasporti, ambiente, e altro ancora sono molto indietro».
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